“Inchiesta Consip? Io mi auguro che la magistratura chiarisca due cose, perché a questo punto tocca a lei: se ci sono state deviazioni in questa indagine, il che sarebbe gravissimo e serissimo. E poi mi auguro che si chiarisca la sostanza di quel che è successo”. Sono le parole del deputato di Mdp, Pier Luigi Bersani, nel corso di Dimartedì (La7). “Chiarezza va fatta” – continua – “Perché se hanno fatto tirar via le microspie alla Consip, non sarà stato Gene Gnocchi. Ricaviamo però che davanti all’opinione pubblica viene fuori il rischio di deviazioni nei corpi dello Stato. Renzi dice che sa chi c’è dietro? E allora vada dai magistrati. Ma non possiamo passare la notte e il giorno dietro a queste cose qui. Il nostro è un Paese pieno di problemi”. E rifila una stoccata a Renzi: “Io dico solo che, al di là di possibili reati, un pezzo dell’opinione pubblica, compreso quell’elettorato di centrosinistra, oltre alle leggi e ai fatti che non ha gradito, è stato sconcertato dai riti troppo familistici e dall’idea che un sistema di relazioni fatte in pochi chilometri fosse trasferito nel cuore della politica del Paese. Questo credo che si possa dire. Lo pensa la gente”. L’ex segretario dem ripercorre quello che, secondo lui, è stato uno dei più grandi errori del Pd renziano: “Disegnò come avversario il M5S, perché erano i “barbari”. E per questa via nacque il patto del Nazareno. Io invece ho detto sempre che il vero problema, cioè la mucca nel corridoio che è obbligatorio vedere, è il fatto che nel mondo, in Europa, in Italia si sta creando un campo di idee favorevole alla destra regressiva. E il M5S non è di destra”
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