“C’è stato un colpo forte che trascinava verso il basso, cercavo mio figlio e non riuscivo a trovarlo”. È il racconto di un abitante di Città del Messico, che con la voce rotta dall’emozione ripercorre i momenti subito successivi alla devastante scossa di terremoto. “Ho cercato di usare WhatsApp. Ero intrappolata al terzo piano, una mia amica era al quarto e provavamo a uscire e alcune persone ci hanno aiutato con una scala. Ma sono solo grato a Dio che siamo qui”