Il Tribunale di Roma ha deciso che l'erede dei Savoia ha accusato falsamente di diffamazione Birgit Margot Hamer, sorella del 19enne morto dopo essere stato raggiunto da un colpo di pistola alla gamba nel 1978
L’accusa di diffamazione nei confronti di Birgit Margot Hamer, sorella di Dirk Hamer, era falsa e lui lo sapeva. Per questo Vittorio Emanuele di Savoia è stato condannato a 2 anni di reclusione, con pena sospesa, per il reato di calunnia. La sentenza, emessa dal gup di Roma Simonetta D’Alessandro al termine di un processo svolto con rito abbreviato, si riferisce a quanto scritto dalla donna nel suo libro di memorie, Delitto senza Castigo, in cui la sorella del 19enne tedesco ferito a morte da un colpo di fucile nel 1978 attribuiva a Vittorio Emanuele la responsabilità dell’accaduto. L’erede dei Savoia aveva querelato Birgit per diffamazione, negando di aver sparato lui il colpo mortale. Ma in una conversazione intercettata il 21 giugno 2006 nel carcere di Potenza, dove Vittorio Emanuele era detenuto per l’inchiesta Vallettopoli, e diffusa da ilfattoquoidiano.it, lui stesso aveva ammesso di essere stato lui a sparare alla gamba di Dirk Hamer, vantandosi di essere uscito vittorioso dalla vicenda, dato che era stato prosciolto dall’accusa di omicidio.
“Questo è un riconoscimento alla verità e alla giustizia”, ha commentato Birgit Hamer dopo la sentenza del Tribunale di Roma, “non ho mai cercato vendetta ma solo giustizia. Ho cercato un riconoscimento ufficiale della verità per quasi quarant’anni. È stata una traversata nel deserto. Dedico questo risultato a mio fratello”.
Era il 18 agosto 1978 quando sull’isola di Cavallo, in Corsica, tafferugli tra gli occupanti di due barche sfociarono in una sparatoria. Vittorio Emanuele sparò due colpi di carabina. Dirk Hamer, studente tedesco di 19 anni, figlio di Ryke Geerd Hamer, il medico fondatore nuova medicina germanica, in seguito radiato dall’ordine, dormiva in un’imbarcazione vicina. Ferito a una gamba, morì dopo un’agonia di 4 mesi. Vittorio Emanuele fu accusato del ferimento del ragazzo, ma mancarono poi le prove per condannarlo. Nel 1991 l’erede dei Savoia fu prosciolto dall’accusa di omicidio volontario dalla Camera d’accusa parigina e fu condannato solo per porto abusivo d’arma da fuoco. Il 3 agosto di quest’anno la Cassazione ha stabilito che Vittorio Emanuele non può avvalersi del diritto all’oblio per i fatti del 1978, aggiungendo che il principe “non è esente da responsabilità civilistiche ed etiche” per l’omicidio.
Ryke Geerd Hamer, padre di Dirk, morto lo scorso 2 luglio, poco dopo la morte del figlio scoprì di avere un cancro al testicolo e lo ricondusse al dolore causato dal lutto. Da qui svilupperà la “sindrome Dirk Hamer”, cioè lo l’associazione dell’insorgenza del cancro alle conseguenze di eventi traumatici. All’origine della malattia sarebbe un conflitto psicologico che va risolto non con farmaci, chirurgia o chemioterapia, ma con erbe e sedute psicologiche. Per questa e altre teorie mediche alternative Hamer fu radiato dall’ordine dei medici.