“Avete idea di quanti libri si scrivono sulle donne in un anno? Avete idea di quanti sono scritti da uomini?”, si chiedeva Virginia Woolf meno di 90 anni fa. Domanda ancora attuale secondo le organizzatrici di InQuiete, il festival di scrittrici a Roma quest’anno alla sua prima edizione. Da venerdì 22 settembre a domenica 24 il quartiere Pigneto ospita l’evento di “riflessione militante” sulla letteratura di genere, sulle scrittrici e per le scrittrici.
Il festival nasce per “dedicare un tempo e uno spazio al talento, all’intelligenza e alla creatività delle scrittrici di oggi e di quelle che nel passato hanno lasciato un segno importante nella letteratura”, racconta chi ha curato l’evento. Neanche a dirlo, tutte donne. Ad organizzarlo sono state 5 femministe e divoratrici di romanzi che si sono sono domandate perché “tra i consigli di lettura estivi non comparissero quasi mai nomi di scrittrici”, racconta una di loro, Maddalena Vianello a ilfattoquotidiano.it. Come se il racconto maschile avesse un carattere “più universale, in cui tutti possano identificarsi”. Insomma se la scrittura è donna, il “ruolo delle stesse nel mondo della letteratura e dell’editoria, nei festival, nei premi” è spesso minore. Da qui l’esigenza di un festival tutto per sé – per dirla con Virginia Woolf – che alla riflessione sulla necessità di un luogo personale in cui poter scrivere e riflettere ha dedicato un saggio interno.
E il primo giorno non poteva non essere dedicato a lei, Woolf, tra le prime protagoniste della consapevolezza di genere in letteratura, e non poteva non chiamarsi “Compagne di stanza”, un omaggio alle autrici e alle storie raccontate dalle donne. Seguono 3 giorni di incontri, reading, dibattiti, in cui si alternano oltre trenta scrittrici “che hanno pubblicato nel 2017, ma anche autrici che riflettono sulle protagoniste della letteratura”, spiega Vianello. Durante il festival si susseguono presentazioni delle ultime uscite editoriali, ma anche laboratori di scrittura rivolti ad adulti e laboratori di lettura per bambini e bambine, spettacoli teatrali e proiezioni. Nella tre giorni dedicata alle donne Valeria Paerella, Daria Bignardi, Elena Stancanelli, Antonella Lattanzi, Veronica Raimo, sono solo una minima parte dell’elenco dei nomi che sfilano sul palco per riflette e rinsaldare il “patto narrativo” fra autrici e il pubblico.
Gratuito ed aperto al pubblico, l’evento si svolge tra la libreria Tuba e la biblioteca comunale “Goffredo Mameli”, nel cuore del Pigneto. Tre delle organizzatrici sono proprio della storica libreria della donne di Roma – Barbara Piccolo, Barbara Leda Kenny, Viola Lo Moro, a cui si sono aggiunte Vianello e Francesca Mancini – che quest’anno compie dieci anni. InQuiete è stato selezionato da Banca Etica fra i dieci progetti più interessanti del 2017. Grazie al crowdfunding su Produzioni dal Basso promosso dall’istituto nella call pubblica, le 5 organizzatrici sono riuscite ad arrivare a quasi 10mila euro per mettere in piedi l’evento. “Ben oltre le attese – sottolinea Maddalena Vianello – perché il target era 5mila, la metà. Invece abbiamo avuto tanto sostegno. Basti pensare che alla pubblicazione di una richiesta d’aiuto sui nostri profili social, nel giro di tre ore abbiamo avuto l’adesione di 25 volontarie”. Non solo. “Anche le ospiti non hanno voluto compenso ma, nei limiti del nostro budget, solo trasposti e alloggio”. A conferma del fatto che i racconti di donne, considerati “storie minori”, sono un “tema sentito e che c’è un desiderio di parola inascoltato”, conclude Vianello.