Nel caso qualche studios volesse mai tentare uno degli azzardi più clamorosi della storia del cinema contemporaneo, per il regista di Pulp Fiction la saga ideata da Gene Roddenberry nel 1964 batte l’universo di George Lucas 10 a 0
“Preferirei girare un film di Star Trek piuttosto che uno di Star Wars”. Quentin Tarantino ha già scelto. Nel caso qualche studios volesse mai tentare uno degli azzardi più clamorosi della storia del cinema contemporaneo, per il regista di Pulp Fiction la saga ideata da Gene Roddenberry nel 1964 batte l’universo di George Lucas 10 a 0. Durante una diretta con il sito web Nerdist Podcast il regista de Le Iene è stato molto chiaro. Se dovesse scegliere si metterebbe alla regia di un episodio per il cinema con il capitano Kirk, Spock, e McCoy invece di dare vita al futuro di Kylo Ren e Luke Skywalker. “Non ho mai preso in considerazione l’ipotesi, ma in realtà qualche idea in mente l’avrei”, ha affermato il solito baldanzoso e logorroico Quentin.
Secondo il regista a livello produttivo e creativo alla Paramount per Star Trek del 2009 e per Star Trek Into Darkness del 2013 “sono come rimasti intrappolati dal fatto di dover usare tutti i personaggi dell’equipaggio in un ogni storia”. “In tutti questi film hanno stabilito che c’è bisogno di Uhura, di Scotty, di Bones, c’è bisogno di vederli tutto il tempo per tutto il film, quando invece ogni personaggio avrebbe bisogno di più spazio per esprimersi come accadeva nella serie tv che vantava alcuni episodi davvero fantastici. L’unica cosa che ne limitava l’efficacia era il budget e i giorni a disposizione per le riprese, otto per ogni episodio. Eppure hanno fatto un lavoro magnifico. Basterebbe prendere alcuni degli episodi classici di Star Trek ed espanderli fino ad arrivare a 90 minuti e più. Verrebbe fuori una roba fantastica”.
Tarantino cita poi l’episodio numero 28 – The City on the Edge of Forever – della prima serie di Star Trek definendolo come il suo preferito. Episodio in cui il Capitano Kirk e Spock viaggiano indietro nel tempo dopo che Bones ha inavvertitamente interrotto la storia: “Questo episodio è uno di quelli da allungare ad oltre novanta minuti. È l’episodio amato da tantissimi fan perché è quello che tutti vorrebbero vedere. È una storia classica e un grandioso racconto sui viaggi nel tempo”.
“Credo che un altro dei migliori episodi mai scritti faccia parte di Star Trek: The Next Generation – continua Tarantino – Si tratta dell’episodio 3, Yesterday’s Enterprise, dove la nave spaziale Enterprise emerge dal passato ed entra in un buco del tempo alterando il corso della storia. Credo che non solo sia una delle storie spaziali più emozionanti, ma il modo in cui si interfaccia con la mitologia della saga potrebbe dar vita ad un trattamento di due ore”. “Ciò che è davvero fantastico di quell’episodio è che salvano la nave spaziale, ma non sanno che si tratta di un’epoca diversa dalla loro – conclude – Hanno modificato la timeline, ma i personaggi non lo sanno, mentre noi spettatori sì. Alla fine viene fuori che i Klingons e gli umani sulla Terra hanno questo conflitto da centinaia di anni, ed è la guerra più sanguinosa che si possa immaginare”. E dove c’è sangue, sicuramente c’è Quentin Tarantino.