Non se l’era immaginata così Italia 5 stelle Roberto Fico. Mesi fa lui la pensava diversa: la candidatura alle primarie, la sconfitta ma comunque accreditato per essere il punto di riferimento di una parte del Movimento e i bagni di folla con gli attivisti che lo appoggiano. Niente di tutto questo. E’ stata una trincea per Fico: chiuso in hotel a rimpallarsi le telefonate e aspettare una mediazione che non è mai arrivata davvero. Ha deciso di sfidare Grillo chiedendo di essere tolto dalla scaletta perché o ci andava con tutti i riconoscimenti oppure meglio starsene a casa. E da lì è stata una lenta caduta verso la solitudine.
Al momento dell’investitura di Di Maio lui era dietro il palco, al suo fianco la fidanzata che, lei, non è una stratega della comunicazione come la Virgulti ma un’attivista della prima ora. Il futuro è contro di lui: sembra il nuovo Federico Pizzarotti destinato a essere dimenticato nella galleria dei dissidenti. Una cosa l’ha azzeccata: il silenzio. Non ha parlato, salvo qualche mugugno, con nessuno. E quel nulla risposto a ogni domanda ha fatto un casino forse pari pure al suo intervento del palco di Palermo di un anno fa quando chiese di tornare la Movimento delle origini. Non l’hanno ascoltato in molti.