Lo conferma uno studio pubblicato su Science. Arrivano principalmente da una direzione: un’ampia fetta di cielo a circa 120 gradi di distanza dal centro della nostra galassia, dove si riteneva potessero provenire.
I raggi cosmici che colpiscono la Terra arrivano da molto, molto lontano: da altre galassie che si trovano ben oltre la Via Lattea. La conferma arriva da uno studio, pubblicato su Science, che fa luce sull’origine di queste rare particelle ad altissima energia sulla base di dati raccolti in oltre un decennio dall’Osservatorio Pierre Auger.
I raggi cosmici sono nuclei atomici che arrivano dallo spazio e che possono raggiungere le energie più alte osservate in natura, ben oltre quelle originate dagli acceleratori di particelle artificiali. Quelli con i livelli di energia più alti sono anche i più difficili da rilevare. La loro esistenza è nota da oltre 50 anni, ma la loro origine resta un mistero.
L’Osservatorio Pierre Auger, in Argentina, costituito da diversi rivelatori di particelle e telescopi connessi fra loro, è stato costruito proprio per indagare su queste particelle. I dati raccolti in questo studio coprono un lungo arco temporale: dal gennaio 2004 all’agosto 2016. Durante questo periodo sono state rilevati migliaia di raggi cosmici ad altissima energia che arrivano principalmente da una direzione: un’ampia fetta di cielo a circa 120 gradi di distanza dal centro della nostra galassia, dove si riteneva potessero provenire. Ma “questo studio conferma che gran parte delle particelle di raggi cosmici ad energia più elevata non proviene dalla Via Lattea”, ha detto Gregory Snow, dell’Università di Nebraska-Lincoln, che ha preso parte allo studio. “Comprendendo le loro origini – ha aggiunto – speriamo di capire meglio l’origine dell’Universo, il Big Bang, e come si formano le galassie e i buchi neri. Queste sono alcune delle questioni più importanti dell’astrofisica”. Anche il sole emette particelle di raggi cosmici che vengono rilevati qui sulla Terra, ma sono a basso contenuto energetico mentre le particelle rilevate dall’Osservatorio Auger “sono così energiche che devono provenire da fenomeni astrofisici molto violenti – osserva ancora Snow – Alcune galassie hanno al centro un buco nero esplosivo e massiccio. E secondo alcune teorie questi centri molto violenti accelerano i flussi di particelle ad altissima energia che raggiungono Terra“.