“Ora abbiamo una campagna elettorale. E quindi dobbiamo evitare che dei personaggi in cerca d’autore si ritrovino al governo del Paese, senza avere nessuna predisposizione, né preparazione per svolgere un ruolo del genere”. E’ la scudisciata che il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, rifila, nel corso de L’Aria che Tira (La7), al neo-candidato M5S per la presidenza del Consiglio, Luigi Di Maio. “Credo che il Pd sia dalla parte della ragione” – sottolinea il politico dem, continuando l’attacco ai 5 Stelle – “cioè dalla parte di coloro che non hanno mai dato giudizi morali sul prossimo. Sappiamo bene che l’uomo è un legno storto che commette errori, che alle volte viene illuso dal danaro e che si corrompe con una relativa facilità, ma non abbiamo mai pensato che questa caratteristica corrispondesse a un partito e soprattutto non ci siamo mai proposti come censori morali. Il M5S aveva invocato la necessità di criteri di merito. E invece si è limitato a promuovere i fedeli al capo“. E aggiunge, riferendosi a Di Maio: “Ho rispetto e affetto per un ragazzo in gamba, che si dà da fare, che ha buoni principi, che ha una grande attenzione per la gente, che si è messo a disposizione per un progetto politico che guardo con molta simpatia. Ma Di Maio non ha la capacità di comprendere che non è ancora pronto per svolgere il ruolo di presidente del Consiglio e, ciò nonostante, accetta la nomina. O pensano di perdere o sperano di perdere le elezioni e di non avere responsabilità di governo. Oppure semplicemente si stanno contraddicendo. Nel M5S” – continua – “tra i deputati ci sono personalità di grande qualità che avrebbero le competenze per svolgere quel ruolo di governo. Questo processo non convince gli italiani ed è un danno anche per i progressisti e per me, perché io mi sono sforzato in tutti i modi di dialogare col M5S e adesso sono costretto a dare ragione a quelli che mi criticavano per la mia apertura. Mi rinfacciano che il M5S ha scelto quello più vicino a Grillo e non certo il migliore. E questo ovviamente non mi fa piacere, anche come cittadino italiano e come soggetto politico che si è speso per una relazione coi 5 Stelle”