Battibecco vivace a Tagadà (La7) tra il giornalista Gianluigi Paragone e il deputato Pd, Andrea Romano. Paragone, che ha presentato Italia 5 Stelle, la kermesse pentastellata a Rimini, commenta la posizione di Roberto Fico: “Il suo è dissenso, non divisione dal movimento. Il dissenso può stare dentro lo stesso perimetro di un movimento. La divisione invece è l’anticamera di un’uscita da quel movimento o di un aggregarsi ad altre forze politiche. Io non credo che Fico voglia fare questo, altrimenti non sarebbe venuto a Rimini. Credo però che voglia rivendicare il suo diritto a dissentire dentro il movimento”. Alla conduttrice Tiziana Panella, che gli chiede se Fico può essere definito “il Cuperlo del M5S”, il giornalista risponde: “No, perché questo presupporrebbe che il M5S fosse come il Pd e invece sono due cose diverse: l’uno è un movimento, che nella parola stessa contiene il concetto del divenire, l’altro è un partito. Non è che il movimento sia di per sé il bene, ma movimento e partito sono semanticamente e concettualmente diversi. Il M5S, per come l’ho avvertito io in questi giorni” – continua – è un bambino che ha voglia di crescere, è esplosivo, è forse nella fase che tende all’adolescenza. Non è ancora un uomo grande. Ha diritto di sbagliare. E questo facilita sicuramente l’intercettare gli umori del Paese. E’ questa la ricchezza, la peculiarità del movimento: aggregare i dissensi che ci sono nel Paese, dai No Tav ai No Tap“. “Acoltavo sorridendo Paragone” – commenta Romano – “perché volevo ricordare che c’è una cosa che si chiama democrazia. Non c’è niente di male che un partito o un movimento abbia al suo interno una discussione. Paragone con qualche difficoltà sta provando a raccontarci che il M5S non vive bene questa discussione, ma la democrazia non è un male”. E Paragone insorge: “Dove avresti avvertito questa mia difficoltà? Non c’è stata alcuna connotazione positiva e negativa. Non ti ho detto che il Pd è il male”. “Non interrompermi, Paragone”, ribatte Romano. “Lo dico pacatamente, ma se distorci quello che dico io è diverso”, replica il giornalista. Romano spiega che il M5S non è democratico ad oggi. “Lo metto agli atti”, osserva Paragone. E, commentando le parole del deputato Pd e quelle di Renzi risalenti a ieri, aggiunge: “Chi detiene la verità e pensa di poter attribuire patenti ad altri partiti e ad altri movimenti è destinato a prendersi una legnata alle elezioni. In Italia ci sarà una grande voglia di partecipazione al voto che penalizzerà il Pd“. “Paragone dovrebbe contenere la sua militanza“, commenta Romano

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