Corviale, periferia di Roma. Di nuovo scontri tra militanti di estrema destra e forze dell’ordine per l’assegnazione di case popolari a famiglie straniere. Stamattina, 28 settembre, 4 membri di Forza Nuova, tra cui il leader romano Giuliano Castellino, sono stati arrestati per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. 

I militanti stavano manifestando contro l’assegnazione, regolare, di un alloggio di via Giovanni Porzio a una famiglia di eritrei e hanno cercato di opporsi allo sgombero della precedente famiglia che occupava l’appartamento. Per questo hanno sbarrato l’ingresso ai nuovi assegnatari e hanno reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine. Le tensioni sono sfociate negli scontri e, poi, negli arresti. Tre agenti di polizia sono rimasti feriti alla testa da alcuni sampietrini lanciati dagli appartenenti a Forza Nuova.

Su Facebook il movimento Roma ai Romani, che fa capo allo stesso Castellino, ha comunicato il fermo dei quattro militanti, tra cui il leader, “insieme ad altri cittadini del quartiere fra cui alcune madri di famiglia”. Solo pochi giorni fa il leader romano di Fn è stato denunciato per manifestazione non autorizzata insieme ad altri 14 militanti del movimento di estrema destra per aver effettuato la “Passeggiata per la sicurezza” nel quartiere Magliana a Roma nonostante la diffida della Questura. Il 2 ottobre Castellino dovrà comparire davanti a un giudice, che deciderà se sottoporlo a sorveglianza speciale. 

Non è la prima volta che a Roma si verificano scontri per l’assegnazione di case popolari a stranieri. Lo scorso 30 giugno un cittadino italiano di origini bengalesi è stato aggredito da 4 ragazzi italiani mentre stava andando a vedere l’appartamento che gli era stato dato dal Comune, nel quartiere di Tor Bella Monaca. A dicembre i residenti dei palazzi popolari di San Basilio, sempre a Roma, erano scesi in strada per impedire che una famiglia marocchina con tre figli piccoli potesse entrare nell’alloggio che gli era stato legittimamente assegnato. “Qui non vogliamo negri”, avevano gridato. La famiglia ha deciso di rinunciare alla casa.

 

 

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