"Carissimo Presidente Kim Jong-un, mi chiamo Albano Carrisi, sono un artista popolare italiano e ho qualcosa da dirle", inizia così la missiva scritta dal cantante di Cellino San Marco e pubblicata dal settimanale Oggi
“Meno missili, più panini e bicchieri di vino””. Potrebbe essere questo il riassunto dell’accorata missiva che Al Bano Carrisi ha scritto a Kim Jong-un e che è stata pubblicata dal settimanale Oggi: “Carissimo Presidente Kim Jong-un, mi chiamo Albano Carrisi, sono un artista popolare italiano e ho qualcosa da dirle. Le immagini che arrivano dal suo Paese la mostrano come un leader molto amato dalla sua gente. Non so quanto questo amore sia sincero, ma so che con il resto dell’umanità lei qualche problema ce l’ha, dopo il lancio dei missili del suo programma nucleare”. Il cantante di Cellino San Marco prosegue la sua lettera citando anche altri “uomini che avevano il mondo in mano e che invece hanno deciso di far scoppiare il mondo nelle loro mani”. A chi si riferisce? A Hitler e Saddam Hussain. Insomma, un appello in piena regola che chiude con una promessa: “Abbandoni se può i suoi spaventosi progetti di provocazione della guerra e le posso assicurare che per me e molti altri colleghi artisti sarà un piacere venire nel suo Paese a cantare per lei”. Chissà se Kim si lascerà ingolosire dalla prospettiva di ascoltare live “Felicità”, al punto da “abbandonare i suoi progetti di guerra”.