L'ennesima offesa è stata pronunciata da un portavoce del Korea Asia-Pacific Peace Committee (competente di relazioni esterne e propaganda di Pyongyang) che ha condannato il tycoon per "l'ordine esecutivo contro la Corea del Nord", in risposta al test nucleare del 3 settembre
La Corea del Nord dà del “vecchio psicopatico” al presidente Usa Donald Trump: la nuova offesa è contenuta nella richiesta di fermare “la politica ostile verso Pyongyang”, a fronte della minaccia di trasformare l’America in “un mare di fiamme”, fatta da un portavoce del Korea Asia-Pacific Peace Committee (competente di relazioni esterne e propaganda di Pyongyang) che ha condannato il tycoon per “l’ordine esecutivo sulle sanzioni contro la Corea del Nord”, in risposta al test nucleare del 3 settembre.
Proprio oggi il segretario di Stato americano Rex Tillerson in visita a Pechino, ha fatto sapere di essere in contatto con Pyongyang. Gli Stati Uniti stanno verificando se la Corea de Nord abbia o meno intenzione di avviare negoziati per l’abbandono delle ambizioni nucleari, ha detto Tillerson, per il quale è inaccettabile “lo scenario di un Paese con il nucleare”. “Stiamo verificando, abbiamo canali di comunicazione aperti con Pyongyang”, ha detto il segretario di Stato, secondo la Yonhap, dopo aver incontrato il presidente Xi Jinping, il consigliere di Stato Yang Jiechi e il ministro degli Esteri Wang Yi. “Non siamo al buio, in un blackout. Abbiamo un paio, tre canali aperti con Pyongyang”, ha aggiunto Tillerson. Il presidente Donald Trump ha ripetutamente ventilato pesanti conseguenze contro lo Stato eremita, con la sua “totale distruzione” se costretto a difendere gli Usa o i suoi alleati.