Un’indagine condotta fra il 2015 e il 2017 dalle ONG Animal Welfare Foundation (AWF) e Tierschutzbund Zürich (TSB) mostra immagini terribili di cavalle maltrattate in Uruguay e Argentina: alle cavalle gravide viene prelevato in grandi quantità il sangue che sarà poi utilizzato per produrre il Pregnant Mare Serum Gonadotropin (PMSG), un ormone usato negli allevamenti di suini, anche in UE, per provocare l’estro nelle scrofe. Le cavalle, stremate, con gravi problemi di salute, vengono fatte abortire sistematicamente e manualmente, e muoiono nei pascoli aperti senza nessuna cura.
Secondo quanto denunciato da Ciwf Italia onlus in Uruguay e Argentina migliaia di cavalle vengono torturate per produrre gli ormoni necessari a indurre l’estro nelle scrofe negli allevamenti. Alcune compagnie farmaceutiche europee importano questo prodotto per fornire milioni di dosi ai produttori europei di suinetti. Il PMSG, infatti, viene commercializzato anche in Italia con il nome di Ciclogonina. Grazie al PMSG la produzione dei suini può essere pianificata per sincronizzarla su scala industriale. L’ormone fa sì che le scrofe entrino tutte contemporaneamente nella fase dell’estro, il cosiddetto “calore”. Conseguentemente partoriranno tutte insieme nel giro di poche ore.
AWF e TSB hanno documentato in un report che le cavalle allevate in Uruguay e Argentina, stimate in decine di migliaia, vengono maltrattate sistematicamente: picchiate con bastoni, vengono loro prelevati fino a 10 litri una o due volte a settimana. Il prelievo avviene inserendo con violenza una cannula nella giugulare degli animali. Dopo il prelievo, a volte, le cavalle stramazzano al suolo non appena vengono liberate.
“L’ormone PMSG viene prodotto dalle cavalle in un preciso momento della gravidanza – si legge nel report diffuso dall’associazione -. Per questo viene loro praticato l’aborto sistematicamente e manualmente alla fine di questo periodo di maggiore produzione. Le cavalle malate, che dovrebbero ricevere cure, o l’eutanasia, non vengono curate, e sono tenute in vita per continuare ad estrarre il loro sangue. Si stima che circa il 30% delle cavalle muoia di stenti. Vengono poi inviate al macello e la loro carne potrebbe essere commercializzata anche in UE”. Dalla primavera 2016, alcune organizzazioni per il benessere animale europee, il Parlamento europeo e la Conferenza dei Ministri dell’Agricoltura dei Länder tedeschi hanno già chiesto all’unanimità che la produzione di questo ormone rispetti lo standard europeo sul benessere animale, chiedendo altrimenti il divieto dell’importazione.
“La Commissione Europea deve agire e chiedere un divieto dell’importazione del PMSG dal Sud America, specialmente considerando che esistono alternative sintetiche disponibili”, ha dichiarato Sabrina Gurtner, Project manager di AWF. Da marzo 2016, un emendamento adottato dal Parlamento Europeo concernente l’importazione di PMSG è rimasto fermo sul tavolo del Consiglio dell’UE. Da Allora, 1,7 milioni di cittadini hanno firmato una petizione su AVAAZ chiedendo al Consiglio di vietare l’importazione. La petizione è ancora aperta, molti cittadini stanno ancora firmando, consentendo così di aumentare ulteriormente la pressione sui Ministeri dell’Agricoltura degli Stati Membri.
All’inizio del 2017 la grande compagnia farmaceutica statunitense Merck (MSD) ha rinunciato a commercializzare l’ormone.
“Mentre una grande compagnia farmaceutica ha sospeso le importazioni rinunciando a un business di milioni di euro, il Consiglio dell’UE e la Commissione UE continuano a consentire questo crudele business del sangue di cavalla”, spiega Sabrina Gurtner. Il mercato del sangue delle cavalle importato dall’estero e venduto all’Europa esiste da più di 30 anni. Come reazione alle critiche provenienti dal continente europeo, nel giugno 2017 il governo uruguaiano ha pubblicato il primo manuale di regolamentazione per il trattamento delle cavalle ”da sangue”. Il manuale stabilisce delle raccomandazioni invece che delle norme vincolanti. Per questo, ad esempio, non c’è limite alla quantità di sangue che può essere prelevato, così come non sono regolamentati la frequenza dei prelievi e dei controlli. Tutti aspetti che contravvengono agli standard di benessere animale dell’UE.
“AWF – si legge ancora nella nota -, a partire dal 2015, ha visitato ripetutamente i 5 allevamenti in Uruguay e Argentina, in cui viene estratto il sangue per produrre il PMSG, l’ultima volta nella primavera del 2017. Solo 3 dei 5 allevamenti hanno un’autorizzazione per l’esportazione in UE di sottoprodotti animali, mentre l’azienda Syntex Uruguay SA non è in nessuna lista UE. Eppure Syntex è il più grande esportatore di PMSG. Documenti doganali dimostrano che nel periodo fra gennaio e maggio 2017 le aziende Syntex Argentina e Syntex Uruguay hanno esportato in UE un totale di 1,3 chili di PMSG per un valore di 10 milioni di dollari statunitensi”.