La procura di Genova ha deciso, dopo qualche giorno di valutazione ha depositato il ricorso al Riesame contro la decisione del Tribunale di fermare i sequestri a poco meno di due milioni di euro in esecuzione della sentenza che lo scorso 24 luglio ha visto l’ex segretario Umberto Bossi e l’ex tesoriere Francesco Belsito condannati per truffa. La data per la discussione dell’istanza non è stata ancora fissata e nei prossimi giorni anche i legali del Carroccio potrebbero presentare a loro volta un ricorso contro il blocco dei soldi: i giudici di Genova avevano deciso la confisca di 48 milioni di euro.

L’orientamento giurisprudenziale, a oggi, è quasi sempre stato quello di continuare a sequestrare somme di denaro alle persone giuridiche beneficiarie del frutto del reato commesso da un altro soggetto fino al raggiungimento di quanto previsto dalle sentenze. Nei giorni scorsi, invece, il tribunale genovese ha invertito la tendenza, stabilendo che il blocco si ferma a quanto trovato al momento dell’esecuzione del provvedimento. Che era stato pesantemente criticato dall’attuale segretario della Lega, Matteo Salvini, che aveva parlato di “attacco alla democrazia”. I sequestri erano scattati due settimane. Il procuratore Francesco Cozzi aveva sottolineato come si fosse agito a tutela di Camera e Senato e proponendo uno sblocco delle somme dietro garanzie.

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