Cronaca

Don Biancalani, nuove minacce al prete dei migranti: “Niente pietà per i traditori della patria, vi ammazzeremo tutti”

Ennesima intimidazione al parroco di Vicofaro (Pistoia), finito da settimane nel mirino degli estremisti di destra dopo aver postato su Facebook la foto dei migranti che accoglie e che aveva portato a fare il bagno in piscina. "Ne ho già ricevuti una quindicina di queste lettere a sfondo fascista o con linguaggio sessista. Non ho paura per me ma per i ragazzi che ospito. Sono preoccupato per loro" dice a ilfattoquotidiano.it

“Caro pretaccio di merda tu e tutti i tuoi amici sinistroidi ci avete rotto i coglioni. Non avremo alcuna pietà per i traditori della patria. Preparatevi per la terza guerra mondiale. Vi ammazzeremo tutti scarafaggi”. Firmato “Quarto Reich”, con tanto di bandiera italiana e svastica. Destinatario di questa lettera è don Massimo Biancalani, il parroco di Vicofaro a Pistoia finito da settimane nel mirino degli estremisti di destra dopo aver postato su Facebook la foto dei migranti che accoglie portati a fare il bagno in piscina. Da quel momento per il prete è iniziata un’odissea: a fine agosto un gruppo di Forza Nuova si è persino presentato alla messa di don Massimo per “vigilare sulla dottrina rispondendo con il saluto romano a chi li fischiava sul sagrato della chiesa.

Ora l’ennesimo atto di intimidazione ricevuto via posta: un volantino dattiloscritto che il parroco di Vicofaro ieri ha pubblicato sulla sua pagina Facebook prima di essere bloccato dal social network. Nel foglio le parole usate non lasciano spazio a fraintendimenti: “Dillo anche al Capo tuo Gesuita, adesso basta! Non permetterti mai più di fare una cosa del genere, basta con gli stranieri! Noi non li vogliamo gli islamisti, che se ne stiano a casa loro, non vogliamo integrazione, non vogliamo il multiculturalismo, se a te piace vattene a fare in culo a casa loro. Voi dovete lavorare per noi Cattolici non per i barbari stranieri di merda. Fra poco inizierà la terza guerra mondiale. O state dalla Nostra parte se siete dei veri italiani e cattolici altrimenti vi stermineremo anche a tutti voi”.

Minacce a cui don Massimo risponde con pacatezza: “Non ho presentato alcun esposto in questura forse lo farò nei prossimi giorni ma penso che abbia valore una denuncia pubblica online. Ne ho già ricevuti una quindicina di queste lettere a sfondo fascista o con linguaggio sessista. Non ho paura per me ma per i ragazzi che ospito. Sono preoccupato per loro”. Il parroco è dispiaciuto per la mancata solidarietà dei suoi confratelli: “Sento la vicinanza di tanti, soprattutto dal mondo laico. Molti preti esprimono delle riserve sul mio operato. Non capisco chi ci sia dietro questo volantino: un gruppo di persone? Un singolo?”. Resta il fatto che chi si rivolge a don Biancalani lo fa con toni duri: “Se vuoi fare del bene – cita la lettera – vattene a fare in culo in un altro paese e poi vedi. Vai in Africa, in Nigeria, Chad, Somalia, Mali, in meno di una settimana ti fanno fuori. Sono degli animali loro. Smettetela con l’ipocrisia dei poveri immigrati e con le stronzate dell’Islam come religione di pace. Smettila altrimenti prima del dovuto veniamo lì e ti tagliamo le palle Pretaccio di Merda filo islamista”. In queste ore don Massimo ha ricevuto sul suo profilo e non solo tanta vicinanza da parte di persone che gli hanno scritto da tutt’Italia ma resta la preoccupazione per questa serie di attacchi, di intimidazioni e minacce: “In quest’ultimi tempi – spiega il parroco – il consenso verso l’estrema Destra è aumentato. Dobbiamo riflettere su questo”.