La corte d'Appello di Napoli si è dichiarata incompetente nei confronti dell'avvocato Michele Santonastaso, riconosciuto responsabile dal Tribunale partenopeo di minacce ai danni dello scrittore e della giornalista Rosaria Capacchione, senatrice del Pd. Bisognerà quindi celebrare un nuovo procedimento ma a Roma
Un altro processo ma che dovrà essere celebrato a Roma. È questa la decisione della corte d’Appello di Napoli che si è dichiarata incompetente nei confronti dell’avvocato Michele Santonastaso, riconosciuto responsabile dal Tribunale partenopeo di minacce ai danni dello scrittore Roberto Saviano e della giornalista Rosaria Capacchione, senatrice del Pd. La decisione dei giudici napoletani annulla la condanna un anno di reclusione emessa in primo grado nei confronti dello storico legale dei Casalesi.
I giudici di secondo grado hanno ordinato infatti che la posizione del penalista venga vagliata dall’autorità giudiziaria della capitale, che già si pronunciò sulle analoghe presunte minacce rivolte nella stessa circostanza nei confronti dei magistrati Federico Cafiero de Raho e Raffaele Cantone, all’epoca entrambi in servizio alla procura di Napoli. Il penalista fu condannato per diffamazione e calunnia aggravati dal metodo mafioso.
Il processo era nato dalla lettura di una istanza di remissione fatta dall’avvocato Santonastaso, che rappresentava i boss dei Casalesi Antonio Iovine e Francesco Bidognetti. Nel suo atto giudiziario letto nell’aula bunker di Poggioreale, durante una udienza del processo Spartacus, il legale aveva lanciato accuse a Saviano e Capacchione e ai due magistrati che si erano occupati di inchieste sui Casalesi. Il processo fu diviso in due tronconi: quello che vedeva i magistrati napoletani come parti lese si svolse a Roma, mentre per le minacce allo scrittore e alla giornalista, Santonastaso fu condannato a Napoli a un anno di reclusione (mentre furono assolti i boss Iovine e Zagaria). Adesso però la corte di Appello si è ritenuta incompetente a giudicare e ha trasmesso gli atti alla procura che dovrà inviarle ai colleghi della capitale.
Il legale, che appartiene al Foro di S. Maria Capua Vetere, era stato sospeso nel 2010 dall’Ordine degli avvocati in via cautelare, e la decisione era stata confermata nel 2014. Successivamente all’approvazione del nuovo regolamento di disciplina del Consiglio nazionale forense la vicenda è stata rimessa al Consiglio Distrettuale di Napoli, che ha disposto la revoca del provvedimento di sospensione cautelare: nel maggio scorso dunque Santonastaso è tornato a fare l’avvocato.