Più volte, purtroppo, ci siamo dovuti occupare di genitori “sbadati” che dimenticano i figli piccoli in macchina, spesso con conseguenze tragiche. Si è anche affrontato il tema di come aiutare i papà e le mamme al volante a risolvere il problema. Ebbene, le case automobilistiche stanno finalmente scendendo in campo con la tecnologia in grado di farlo.
Come i coreani della Hyundai, che se verrà confermato il piano comunicato, sarà il primo costruttore prima a proporre sul mercato vetture in grado di rilevare la presenza di bambini sui sedili posteriori. Come? Grazie a un sistema ad ultrasuoni denominato Rear Occupant Alert, che utilizza sensori più sofisticati rispetto agli antifurto volumetrici. Capaci, insomma, di captare ogni minimo movimento del bambino, anche se è sistemato sopra a un seggiolino di sicurezza, e di avvertire il conducente con il suono del clacson e le persone attorno al veicolo con il lampeggio dei fari. Ma anche con l’invio di un messaggio sul proprio smartphone tramite il sistema Blue Link.
La preziosa dotazione debutterà alla fine del prossimo anno ed equipaggerà di serie tutte le auto Hyundai model year 2019 vendute negli Stati Uniti, dove il problema è particolarmente sentito: solo nel 2017, infatti, vi sono morti ben 38 bambini per essere stati abbandonati in auto. E, anche se può sembrare incredibile, le statistiche dicono che nel 55% dei casi i genitori erano completamente ignari che i figli fossero seduti dietro.
Una tecnologia del genere, insieme a quelle che proporranno altri costruttori, sarà dunque preziosa. L’auspicio è perciò che, dopo il debutto oltreoceano, arrivi anche sulle auto che si vendono qui in Europa.