Gli ex eurodeputati del Front National Mireille D’Ornano, Sophie Montel e Florian Philippot (ex numero due di Marine Le Pen) sono entrati in Efdd, il gruppo di cui fanno parte a Bruxelles il nazionalista Nigel Farage e gli esponenti del Movimento 5 stelle. La notizia è stata riportata in Italia dai colleghi del Pd che hanno attaccato: “Non ci sono più giustificazioni, in Europa siedono e votano con la peggiore destra xenofoba e razzista”. I grillini hanno replicato rivendicando di aver votato contro l’ingresso dei tre esponenti de “Les Patriotes”.
“Non prendiamo lezioni di coerenza dal Pd”, hanno dichiarato i pentastellati in una nota, “i cui deputati europei sono noti per annunciare, in Italia, di difendere gli interessi dei cittadini e poi, a Strasburgo, per fare esattamente il contrario. Da chi frequenta da decenni il Parlamento europeo ci aspettiamo maggiore conoscenza delle dinamiche che regolano la creazione e la gestione dei gruppi politici di Strasburgo, ben diverse dai gruppi delle forze politiche di Camera e Senato. È patetico il tentativo di far passare un gruppo al Parlamento europeo come un insieme di forze con le stesse identiche posizioni su ogni singola votazione. Nemmeno il gruppo dei socialisti, in cui milita il Pd, vota sempre allo stesso modo, come nel caso dell’immigrazione e della revisione di Dublino”.
Secondo la delegazione dem all’Europarlamento però, si tratta di un atto grave che cambia ulteriormente la natura del gruppo Efdd: “Il passaggio dei tre ex Front National”, hanno scritto in una nota gli eurodeputati Patrizia Toia, Isabella De Monte, Elena Gentile, Brando Benifei e Daniele Viotti, “trasforma il gruppo di Farage in un gruppo ultranazionalista, estremista ed ulteriormente antieuropeo. Ci dica subito Luigi Di Maio se i 5 stelle intendono candidarsi al governo del paese prendendo ordini in Europa da Farage e dai neofascisti francesi di Les Patriotes”.