400mila persone sono rimaste senza acqua e migliaia hanno abbandonato le proprie case. Secondo gli esperti, la tempesta diventerà un uragano di categoria uno (la più bassa) nelle prossime 48 ore, prima di arrivare negli Stati Uniti dove è previsto per domenica, 8 ottobre
Una nuova tempesta tropicale sta colpendo il Centro America: almeno 22, ad ora, le vittime del fenomeno meteorologico che sta colpendo in particolare Costa Rica, Nicaragua e Honduras. 400mila persone sono rimaste senza acqua e migliaia hanno abbandonato le proprie case. Si continua la ricerca dei dispersi, che per il momento sono oltre la ventina. Nate, questo il nome della tempesta, secondo gli esperti diventerà un uragano di categoria uno (la più bassa) nelle prossime 48 ore, prima di arrivare negli Stati Uniti dove è previsto per domenica, 8 ottobre.
Secondo la BBC, almeno 8 persone sarebbero morte in Costa Rica, 11 in Nicaragua e 3 in Honduras. In Costa Rica, dove è stato dichiarato lo stato di emergenza, le vittime sono state causate da frane, cadute di alberi e incidenti e il tifone ha causato gravi danni a proprietà, coltivazioni e strade. I soccorsi sono resi difficili dallo straripamento dei fiumi. I treni sono stati sospesi e dozzine di voli previsti per oggi, 6 ottobre, sono stati cancellati. La vicepresidente del Nicaragua, Rosario Murillo, ha informato che tra le vittime registrate nel Paese ci sono un uomo trascinato dalla corrente insieme al suo camion e due funzionari della sanità pubblica il cui veicolo è caduto da un ponte, travolto dalle onde. Le autorità del Paese hanno ordinato l’evacuazione di circa 800 indigeni miskitos che vivono sulla costa caraibica del Paese. Anche tra le persone decedute in Honduras ci sono due ragazzi annegati in un fiume.
Negli Usa gli abitanti di Florida e Texas sono stati avvisati di tenersi pronti per la tempesta che, se dovesse colpire, sarebbe la terza ad abbattersi sulle coste meridionali degli Stati Uniti nel giro di pochi mesi. Texas e Florida, infatti, si stanno ancora riprendendo dai danni causati prima dall’uragano Harvey e poi da Irma, che hanno flagellato i due Stati rispettivamente ad agosto e a settembre di quest’anno. Secondo la BBC per ora lo stato di emergenza è stato dichiarato in 29 contee della Florida e a New Orleans, in Lousiana, dove il sindaco della città ha detto a chi vive a piano terra di evacuare le abitazioni. Anche le compagnie petrolifere del Golfo del Messico hanno fatto sapere di stare evacuando lo staff impiegato sulle piattaforme che si trovano sulla traiettoria della tempesta.