Luigi Genovese

Un capitolo a parte meritano i “parenti di”. Per il momento sono due i casi clamorosi. A Palermo la lista unica Fratelli d’Italia-Noi con Salvini candida Mario Caputo detto Salvino. In realtà Salvino è suo fratello, ed è già stato lungamente consigliere regionale con An e con il Pdl. Poi, purtroppo, è decaduto a causa di una condanna in via definitiva per tentato abuso d’ufficio: da sindaco di Monreale aveva tentato di cancellare alcune multe prese dall’automobile del vescovo. È abbastanza incensurato (ipse dixit) anche Luigi Genovese, il figlio ventenne di Francantonio, primo segretario del Pd in Sicilia, passato con Forza Italia dopo che i suoi colleghi deputati avevano votato a favore del suo arresto. Nell’inchiesta sui dorati corsi di formazione Genovese è stato condannato in primo grado per associazione per delinquere, truffa, riciclaggio, frode fiscale, peculato perché con enti controllati da lui e dai suoi familiari ha truffato la Regione siciliana. L’entità della truffa? Circa venti milioni di euro. E a proposito di familiari: non si ricandida a questo giro suo cognato, Franco Rinaldi, consigliere regionale uscente, a sua volta coinvolto nell’inchiesta. Il motivo? Genovese ha deciso che in politica è il momento di lasciare spazio ai giovani. A patto che siano suoi parenti.

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