Società

Il contastorie, storie di spiritualità e di elettricità

Si informano i gentili lettori che la bella stagione è ormai un lontano ricordo, nel caso in cui non ve ne foste accorti, ed è già arrivato il momento di entrare in letargo. Ma non disperate, perché a tenervi compagnia ci penserà questo blog: da oggi infatti non lascia ma raddoppia, e alla rubrica “Diverso da chi?” affiancherà “Il contastorie”. 

E in che cosa consiste questa nuova rubrica? Beh, vi ricordo che essendo disabile sono pigro per natura, quindi tradirei i miei ideali se ve ne facessi una descrizione. E poi, come dire, neanche io lo so. Per cui, a pensarci bene, disperate disperate…

Storie di spiritualità e di elettricità

Da 0 a 11 anni: Cattolico praticante

Ebbene sì, al punto che portavo il crocifisso al collo e ogni domenica ero in pole position a messa. Facevo catechismo, con pessimi risultati. Nonostante tutto, ricevetti molti regali sia alla Comunione che alla Cresima, per cui posso definirmi soddisfatto.

A proposito, galeotto fu quest’ultimo sacramento: avevo undici anni ed ero in procinto di abbandonare l’attività di camminatore. Un bel dì mi trovavo seduto in Chiesa a cantare in preparazione dell’imminente cresima: tra le hit c’era la sempreverde “Camminerò“.

“Camminerò, camminerò sulla tua strada Signor…”: perplessità mi colse improvvisamente. Pensai: “Ma me stanno a cogliona’?”. Fortunatamente ovviai alla questione aggiungendo un “non al “camminerò” e come per miracolo la canzone stava in piedi da sola. Ops, filava liscia.

Dai 15 a 18 anni: Filobuddista

Per la causa divenni perfino vegetariano, e per ben 18 mesi non mangiai carne, poi galeotto fu un bel wurstel (e non siate maliziosi). Evitavo addirittura di schiacciare le formiche con la “sedia elettrica”, ma nonostante l’incommensurabile impegno profuso temo di aver dato vita a un terribile genocidio, al punto da far impallidire nella tomba uno del mestiere come Adolf Eichmann.

Dai 18 ai 27 anni: Ateo

Arrivò così il giorno in cui trovai la mia vera spiritualità, la rivelazione fu talmente evidente. Dio è la più grande invenzione dell’uomo, “l’oppio dei popoli” come diceva qualcuno: sicuramente l’inventore fu un politico. Ero talmente convinto – del resto la coerenza mi ha sempre contraddistinto – che fu l’onestà intellettuale a portarmi alla tappa successiva…

Dai 27 ai 32 anni: Agnostico

Con che presunzione posso affermare con certezza che Dio non esiste? È inaudito e l’onestà di cui sopra verrebbe meno.

 A 34 anni: Amish

Proprio quest’oggi ho deciso che dovevo prendere una decisione a caso (come sono solito fare), perché di solito penso, pondero troppo e cerco di essere sempre consapevole. Così facendo la mia vita diventa sempre più da disabile triste e noioso: devo buttarmi e spegnere il cervello.

Adesso mi chiedo: sono nato, come tutti voi, con una possibilità su 5mila tra gli esemplari maschi di conquistare i servigi de La Francesina e ho avuto la meglio io. Ora, per la prima volta in vita mia decido di buttarmi senza contare fino a 10 – come solevano dirmi le mie insegnanti dell’asilo alle superiori -, e indovinate cosa combino? Niente, pesco l’unica religione che non ammette l’uso dell’elettricità… e io senza elettricità non so proprio stare!

Così, in nome della coerenza che mi contraddistingue devo compiere – anzi far compiere – l’insano gesto: staccare il tubo!

Addio.

The end

Campagna di sensibilizzazione affinché si conti sempre fino a 10 prima di agire e che nella vita nulla venga dato per scontato, se non ai saldi. Per esempio conta fino a 10 quando affermi: “Se mi si scarica il cellulare poi cosa faccio?”. Già…

#Ilcontastorie