Lo scorso weekend sono stato alla Milan Games Week, fiera dedicata al mercato videoludico capace in quest’ultima edizione di raggiungere le 148mila presenze, un po’ per piacere, un po per lavoro, nel complesso l’esperienza è stata piacevole, ma sicuramente ci sono alcuni aspetti che vanno migliorati. Vi riassumo la mia esperienza in queste pagelline.
La nuova location (Fiera Milano a Rho) è sicuramente più adatta a gestire il crescente flusso di visitatori, grazie anche ai due padiglioni posti sullo stesso livello che evitano l’atrocità della fila alle doppie scale mobili ogni qualvolta si volesse andare da un padiglione all’altro che i padiglioni a Fiera Milanocity imponevano. Migliorata anche l’organizzazione dei padiglioni stessi, vedendo un padiglione ospitare gli stand principalmente espositivi, mentre l’altro tutto ciò che era legato alle “attività” come il palco, l’area youtubers e “l’eSport Village“. Non di secondaria importanza i collegamenti, oltre alla linea 1 della metropolitana milanese infatti il polo fieristico di Rho è comodamente raggiungibile sia in treno che da coloro che vengono in auto, non più costretti ad entrare in città. Voto: 9
Novità dell’edizione le “Conference” promosse da Aesvi, che hanno visto alternarsi sul palco vari sviluppatori e aziende (italiane ed internazionali) nell’affrontare tematiche principalmente legate allo sviluppo ed il rilascio di titoli videoludici, portando la fiera milanese ad avvicinarsi alle principali fiere di settore. Volendo trovare delle pecche, qualche piccolo problema organizzativo e la distanza tra la sala dove si sono tenuti gli incontri ed i padiglioni (oltretutto sembrava impossibile trovare in fiera qualcuno tra staff e sicurezza che sapesse dove fosse). Voto: 8
Di notevole impatto l’altra novità dell’edizione 2017 , la Pg Arena: un ministadio da 900 posti dedicato alle principali competizioni eSport. Prima dello scorso weekend ero stato molto scettico riguardo al riempimento dei posti (e dalle voci fra gli addetti ai lavori non ero sicuramente l’unico). Non pensavo sinceramene si andasse oltre la metà, e invece sono stato piacevolmente smentito. Durante il venerdì per il main event, le finali di Call of Duty, il riempimento era già ben oltre il 70%, ma il sabato e la domenica, rispettivamente per le finali dell’Overwatch premier circuit e del Red Bull factions, non solo i posti a sedere erano esauriti, ma c’erano addirittura spettatori seduti a terra, e tanti altri in piedi. Approfondirò successivamente l’aspetto “competitivo” ma dal punto di vista dello spettacolo la Pg Arena è una vittoria assoluta per gli organizzatori che hanno dimostrato che in Italia si può far di più di angoli remoti alle fiere del fumetto. Voto: 9
Aspetto un po’ “dolente” la sicurezza in chiusura: senza nulla voler togliere alle decine di addetti che per tre giorni hanno avuto a che fare con orde di visitatori, la maggior parte – direi a causa dell’organizzazione dei turni- praticamente non era più presente dopo le 19, orario teorico di chiusura della fiera, ma di visitatori che bazzicavano in giro, senza nessuno che li invitasse ad uscire, ne rimanevano, con la conseguenza che tra stand dove il personale stava riponendo materiale in magazzino e stand dove gli addetti erano tranquillamente andati via sia “sparita” un po di merce. Voto: 4 (Per i baldi giovani che non sanno però tenere le mani a posto, ad esempio i due poi identificati che si erano procurati due notebook dallo stand di Ak Informatica, il voto è -2000, l’occasione non deve “rendervi” ladri)
Cosplayer, dove siete finiti? Ammetto di non esser riuscito a seguire la competizione tenuta sul palco principale dell’evento, ma gli altri anni era abbastanza facile incontrare numerosi cosplayer in giro per gli stand (incluso i partecipanti alla gara), ragazzi che contribuivano ad aggiungere una nota di colore alla manifestazione. In quest’edizione a mio parere sono loro i grandi assenti, certamente c’erano quelli sul palco, certamente c’erano i tre-quattro in arena, certamente c’erano quel batman e qualche altro in giro, ma molti di meno di quelli che mi aspettavo. Voto: :(
Youtubers strafamosi tra i ragazzini di quest’anno, non vi odio! Grazie ad un’area a loro dedicata, i fan dei vari Favij, Mates etc erano principalmente concentrati in un punto, evitando rispetto alla scorsa edizione il sentirsi come Mufasa fra gli gnu ogni qualvolta l’orda si muoveva da uno stand all’altro seguendo il proprio beniamino. Voto: vi odio di meno.
L’aver anticipato a fine settembre/inizio ottobre l’evento ha portato sicuramente un beneficio su tutti: la maggiorparte dei titoli presenti in fiera erano anteprime. Tra gli stand il vincitore per numero di titoli in prova e dimensioni è sicuramente quello di PlayStation, dove ho avuto l’occasione di provare GranTurismo Sport in Vr (veramente bello, nonostante qualche pecca grafica) e Detroit: Become Human (interessante). Non era da meno però quello dedicato a Xbox, nonostante dimensioni più contenute, grande afflusso di pubblico per provare la nuova Xbox One X e Forza Motorsport 7 (aspettando di provare la versione completa, mi sono innamorato), cosicome per il nuovo Shadow of War. Sono rimasto abbastanza sorpreso dalle file allo stand Activision, da una parte era “comprensibile” quella per Call of Duty: World War II, ma per Destiny 2, considerando che il titolo è uscito da un mese quasi, le code erano realmente fuorimisura, a dimostrare il buon lavoro svolto da Bungie. Voto: 9
Area Indie sicuramente cresciuta in dimensioni, raddoppiando se non andando oltre il numero di studi e giochi presenti, anche se sinceramente non mi convince “tantissimo” la formula. A parere mio andrebbe organizzata un po diversamente: gli spazi sono abbastanza ristretti, creando facilmente calche, se non complete ostruzioni del passaggio, con il rischio di allontanare una parte di pubblico potenzialmente interessato. Tra i titoli mostrati è stato un piacere rivedere alcuni di quelli dello scorso anno, che con un anno di lavoro aggiuntivo alle spalle iniziano a mostrare tutte le loro potenzialità. Voto: 6 agli spazi, 15 agli sviluppatori
Nel complesso, l’edizione 2017 della Mgw, come anticipato, è stata ottima, mostrando ulteriormente le sue potenzialità di crescita future. In attesa di scoprire cosa ci attende per l’edizione 2018, per quest’anno il voto è 8