Dopo rottura tra Giuliano Pisapia ed Articolo 1 – Mdp, Anna Falcone e Tomaso Montanari, promotori della “Alleanza popolare per la democrazia e l’uguaglianza“, rilanciano: “Consideriamo chiusa la stagione del centro-sinistra. Il momento è ora: mettiamo a disposizione il metodo del Brancaccio affinché si arrivi ad un polo civico e di sinistra e, entro la fine dell’anno, ad una lista unica e unitaria“. Montanari conferma che non si candiderà e critica le scelte di Giuliano Pisapia. “Verificheremo con i responsabili di tutte le forze politiche che si dichiarano alternative alle destre e al Pd la possibilità di costruire un calendario e un metodo condivisi che portino, prima della fine dell’anno, ad una lista unica ed unitaria per le prossime elezioni. E ribadiamo la centralità di una vasta partecipazione dal basso, che porti ad eleggere – col metodo una testa un voto – e secondo le modalità più trasparenti e plurali possibili, una grande assemblea che decida democraticamente sul programma finale e su candidati realmente espressione dei cittadini, con il più ampio spazio per donne e giovani”. Anna Falcone: “Le regole di questo processo saranno fondamentali: noi crediamo, per esempio, che sia inaccettabile il modello mediatico e ambiguo delle primarie. Perché il nostro impegno sia credibile e sia l’inizio di una nuova stagione politica – hanno concluso – è necessario un radicale rinnovamento di linguaggio e di leadership, un rinnovamento anche generazionale che rappresenti nei volti e nelle storie una sinistra non solo finalmente unita, ma realmente nuova e credibile. La nostra stessa condizione di cittadini, e non di politici di professione, ci impone un ruolo di garanzia, di stimolo e di controllo: al quale non verremo meno. Da oggi inizieremo a realizzare questo programma: con tutte e tutti coloro che vorranno starci. La politica – come ha detto Jeremy Corbyn – non deve tornare nelle scatole. E non lo farà”
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