Eravamo abituati ai “vezzi” della divisione Special Vehicle Operations di Jaguar Land Rover, ma questa non l’avevamo ancora vista. In pratica i tecnici inglesi del Bespoke hanno ricavato una cucina su misura dentro una Discovery per lo chef Jamie Oliver. Ci sono ruote che fanno il burro, una pentola per lo slow cooking sotto il cofano e addirittura, come potete vedere dalla foto del giorno, un tostapane nella console centrale dentro l’abitacolo. Ma anche un barbecue, un girarrosto pilotato dalla presa di forza ,una gelatiera e un’oliera. E naturalmente un piano di lavoro da cucina ripiegabile e scorrevole. La show car, che tuttavia funziona perfettamente come auto della famiglia Oliver, verrà “illustrata” con tanto di cooking dal vivo, in una serie televisiva in tre puntate sul canale Food tube. Buon viaggio e buon appetito…
Foto del giorno
Land Rover, una Discovery-cucina per lo chef Jamie Oliver – FOTO
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Jamie Oliver Discovery
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- 13:07 - Gruppo Cap: bilancio sostenibilità, nel 2023 ha ridotto immissioni acqua in rete del 2,5%
Roma, 18 lug. (Adnkronos) - Nel 2023, rispetto all’anno precedente, Gruppo Cap ha ridotto le immissioni di acqua in rete del 2,5%, ha trattato l’11,6% in più di acque reflue e ha ridotto il consumo energetico totale dell’1,43%. Grazie all’efficientamento degli impianti di acquedotto e depurazione, sono stati risparmiati oltre 11.350.000 MJ di energia. Le perdite idriche sono diminuite e si attestano sotto il 20%, mentre l’acqua depurata che Gruppo Cap restituisce all’agricoltura rappresenta il 45% del totale. Infine, i fanghi inviati in discarica sono pari allo 0%. E' quanto emerge dal Bilancio di Sostenibilità che è stato pubblicato dal gruppo Cap, la green utility pubblica che gestisce il servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano. Sorgente di connessioni è il fil rouge del documento, che conferma l’impegno e il dialogo continuo e costante dell’azienda con il territorio, gli stakeholder, i collaboratori, ma anche l’ambiente e la tecnologia.
"Al giorno d’oggi la responsabilità delle aziende nei confronti del Pianeta e dei consumatori è un tema ineludibile - commenta Yuri Santagostino presidente di Gruppo Cap - Conoscenze, competenze, investimenti, informazione ed educazione sono le leve che le aziende come Cap hanno e devono usare per promuovere un’economia civile consapevole e informata. Per noi di Cap essere sostenibili significa garantire la continuità del business a fronte di una trasformazione epocale dei mercati e del clima, continuando a restituire valore agli shareholder, agli stakeholder e ai cittadini. Ecco, quindi, che la nostra strategia si è ampliata, per accogliere i bisogni di un territorio in crescita, dall’acqua all’energia. Dall’ambiente ai servizi innovativi, ci candidiamo a divenire una vera e propria utility green”.
I cambiamenti climatici stanno aumentando il rischio di eventi estremi, compresi quelli che minacciano la disponibilità di acqua pulita e sicura. Questo contesto richiede un impegno concreto verso l’adozione di pratiche più sostenibili. In questo scenario, Gruppo Cap si impegna a garantire l’accesso a un’acqua sicura e di qualità per i cittadini. L’obiettivo è da un lato ridurre gli sprechi e dunque l’eccessivo sfruttamento delle risorse idriche, dall’altro ottimizzare i consumi per poter investire nel miglioramento continuo del servizio. Il settore idrico è infatti molto energivoro: in questo senso, Gruppo CAP è sempre alla ricerca delle migliori tecnologie da adottare e si pone in prima linea nei processi di efficientamento e transizione energetica, promuovendo l’utilizzo di energie rinnovabili per alimentare gli impianti e i processi.
Il mercato del lavoro europeo sta vivendo una fase senza precedenti e l’aumento di “cervelli in fuga” ha conseguenze su tutto il tessuto economico. In queste condizioni, è necessario adottare nuove strategie per attrarre e trattenere i talenti, in particolare tra le generazioni Millennial e Z, che risultano sempre più attente ai temi del cambiamento climatico e della giustizia sociale. Ed è quindi attraverso l’impegno costante nella valorizzazione delle persone che nel 2023 Gruppo CAP ha aumentato l’organico e ha assunto 87 nuovi collaboratori. Infatti, la forza e la crescita del Gruppo si fondano non solo sulle abilità professionali, ma anche sull’apporto e il coinvolgimento di tutti e ciascuno. Per questo motivo, le politiche per la gestione del personale sono improntate al rispetto, all’integrazione e alla valorizzazione di ogni persona. In quest’ottica, nel 2023 Gruppo CAP ha ottenuto la Certificazione Parità di Genere, UNI PdR 125:2022.
Grande attenzione viene rivolta anche alla crescita professionale, testimoniata dalle oltre 30 mila ore di formazione, così come al benessere: le 922 persone che lavorano in Gruppo CAP sono tutte coperte da un sistema di gestione salute e sicurezza. Grazie al suo impegno verso i collaboratori, Gruppo CAP, per la quinta volta consecutiva, è tra le 1.800 realtà a livello mondiale in cui si lavora meglio secondo Top Employers Institute.
In un contesto così mutevole e, al tempo stesso, precario, l’accesso all’acqua diventa un fattore critico: se non adeguatamente gestito, il rischio è quello di ampliare il divario sociale, generando un impatto negativo soprattutto sulle comunità più vulnerabili. Di fronte a questa sfida, è fondamentale intraprendere un cammino di cambiamento, collaborando con cittadini, imprese e istituzioni per ridurre gli sprechi e valorizzare l’acqua in tutte le sue forme. Gruppo Cap si impegna in questo senso, promuovendo un ciclo virtuoso per restituire valore all’ambiente e alle comunità dei territori in cui opera. La green utility ha messo in atto diverse iniziative, dai progetti di digitalizzazione alla personalizzazione dei servizi, al fine di instaurare un rapporto di fiducia e trasparenza con gli utenti e migliorare costantemente i servizi offerti. Nel corso dell’ultimo anno, la percentuale di utenti soddisfatti dei servizi di Gruppo Cap ha superato il 97%. Per costruire una responsabilità sociale d’impresa condivisa, nel 2023, Gruppo Cap ha valutato il 100% dei nuovi fornitori seguendo criteri socio-ambientali e ha coinvolto 7.506 studenti in progetti di educazione ambientale.
Innovazione tecnologica e Intelligenza Artificiale rappresentano due strumenti indispensabili per garantire una gestione più sostenibile e smart delle risorse idriche, riducendo gli sprechi e offrendo risposte proattive ai cambiamenti climatici, anche estremi, rendendo le città più resilienti agli shock ambientali. Nel 2023, Gruppo Cap ha intrapreso numerose iniziative per la digitalizzazione dei processi, adottando sistemi all’avanguardia e applicando strumenti di analisi predittiva a diversi ambiti, come la ricerca di perdite idriche su cui Cap ha investito oltre 15 milioni di euro. Ad oggi sono 10 i progetti attualmente attivi di ricerca e sviluppo e solo nel 2023 sono stati più di 174.800 i dispositivi smart meter installati, con la totalità dei sensori protetti con tecniche di cybersecurity.
Inoltre, Gruppo Cap ha sviluppato casi d'uso che confluiranno in un più ampio progetto per la creazione di una base dati da rielaborare con tecnologie big data. L’obiettivo è portare il servizio idrico integrato verso le dinamiche dell'Industria 4.0, migliorando significativamente le prestazioni.
- 13:06 - Gruppo Cap: bilancio sostenibilità, nel 2023 ha ridotto immissioni acqua in rete del 2,5%
Roma, 18 lug. (Adnkronos) - Nel 2023, rispetto all’anno precedente, Gruppo Cap ha ridotto le immissioni di acqua in rete del 2,5%, ha trattato l’11,6% in più di acque reflue e ha ridotto il consumo energetico totale dell’1,43%. Grazie all’efficientamento degli impianti di acquedotto e depurazione, sono stati risparmiati oltre 11.350.000 MJ di energia. Le perdite idriche sono diminuite e si attestano sotto il 20%, mentre l’acqua depurata che Gruppo Cap restituisce all’agricoltura rappresenta il 45% del totale. Infine, i fanghi inviati in discarica sono pari allo 0%. E' quanto emerge dal Bilancio di Sostenibilità che è stato pubblicato dal gruppo Cap, la green utility pubblica che gestisce il servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano. Sorgente di connessioni è il fil rouge del documento, che conferma l’impegno e il dialogo continuo e costante dell’azienda con il territorio, gli stakeholder, i collaboratori, ma anche l’ambiente e la tecnologia.
"Al giorno d’oggi la responsabilità delle aziende nei confronti del Pianeta e dei consumatori è un tema ineludibile - commenta Yuri Santagostino presidente di Gruppo Cap - Conoscenze, competenze, investimenti, informazione ed educazione sono le leve che le aziende come Cap hanno e devono usare per promuovere un’economia civile consapevole e informata. Per noi di Cap essere sostenibili significa garantire la continuità del business a fronte di una trasformazione epocale dei mercati e del clima, continuando a restituire valore agli shareholder, agli stakeholder e ai cittadini. Ecco, quindi, che la nostra strategia si è ampliata, per accogliere i bisogni di un territorio in crescita, dall’acqua all’energia. Dall’ambiente ai servizi innovativi, ci candidiamo a divenire una vera e propria utility green”.
I cambiamenti climatici stanno aumentando il rischio di eventi estremi, compresi quelli che minacciano la disponibilità di acqua pulita e sicura. Questo contesto richiede un impegno concreto verso l’adozione di pratiche più sostenibili. In questo scenario, Gruppo Cap si impegna a garantire l’accesso a un’acqua sicura e di qualità per i cittadini. L’obiettivo è da un lato ridurre gli sprechi e dunque l’eccessivo sfruttamento delle risorse idriche, dall’altro ottimizzare i consumi per poter investire nel miglioramento continuo del servizio. Il settore idrico è infatti molto energivoro: in questo senso, Gruppo CAP è sempre alla ricerca delle migliori tecnologie da adottare e si pone in prima linea nei processi di efficientamento e transizione energetica, promuovendo l’utilizzo di energie rinnovabili per alimentare gli impianti e i processi.
Il mercato del lavoro europeo sta vivendo una fase senza precedenti e l’aumento di “cervelli in fuga” ha conseguenze su tutto il tessuto economico. In queste condizioni, è necessario adottare nuove strategie per attrarre e trattenere i talenti, in particolare tra le generazioni Millennial e Z, che risultano sempre più attente ai temi del cambiamento climatico e della giustizia sociale. Ed è quindi attraverso l’impegno costante nella valorizzazione delle persone che nel 2023 Gruppo CAP ha aumentato l’organico e ha assunto 87 nuovi collaboratori. Infatti, la forza e la crescita del Gruppo si fondano non solo sulle abilità professionali, ma anche sull’apporto e il coinvolgimento di tutti e ciascuno. Per questo motivo, le politiche per la gestione del personale sono improntate al rispetto, all’integrazione e alla valorizzazione di ogni persona. In quest’ottica, nel 2023 Gruppo CAP ha ottenuto la Certificazione Parità di Genere, UNI PdR 125:2022.
Grande attenzione viene rivolta anche alla crescita professionale, testimoniata dalle oltre 30 mila ore di formazione, così come al benessere: le 922 persone che lavorano in Gruppo CAP sono tutte coperte da un sistema di gestione salute e sicurezza. Grazie al suo impegno verso i collaboratori, Gruppo CAP, per la quinta volta consecutiva, è tra le 1.800 realtà a livello mondiale in cui si lavora meglio secondo Top Employers Institute.
In un contesto così mutevole e, al tempo stesso, precario, l’accesso all’acqua diventa un fattore critico: se non adeguatamente gestito, il rischio è quello di ampliare il divario sociale, generando un impatto negativo soprattutto sulle comunità più vulnerabili. Di fronte a questa sfida, è fondamentale intraprendere un cammino di cambiamento, collaborando con cittadini, imprese e istituzioni per ridurre gli sprechi e valorizzare l’acqua in tutte le sue forme. Gruppo Cap si impegna in questo senso, promuovendo un ciclo virtuoso per restituire valore all’ambiente e alle comunità dei territori in cui opera. La green utility ha messo in atto diverse iniziative, dai progetti di digitalizzazione alla personalizzazione dei servizi, al fine di instaurare un rapporto di fiducia e trasparenza con gli utenti e migliorare costantemente i servizi offerti. Nel corso dell’ultimo anno, la percentuale di utenti soddisfatti dei servizi di Gruppo Cap ha superato il 97%. Per costruire una responsabilità sociale d’impresa condivisa, nel 2023, Gruppo Cap ha valutato il 100% dei nuovi fornitori seguendo criteri socio-ambientali e ha coinvolto 7.506 studenti in progetti di educazione ambientale.
Innovazione tecnologica e Intelligenza Artificiale rappresentano due strumenti indispensabili per garantire una gestione più sostenibile e smart delle risorse idriche, riducendo gli sprechi e offrendo risposte proattive ai cambiamenti climatici, anche estremi, rendendo le città più resilienti agli shock ambientali. Nel 2023, Gruppo Cap ha intrapreso numerose iniziative per la digitalizzazione dei processi, adottando sistemi all’avanguardia e applicando strumenti di analisi predittiva a diversi ambiti, come la ricerca di perdite idriche su cui Cap ha investito oltre 15 milioni di euro. Ad oggi sono 10 i progetti attualmente attivi di ricerca e sviluppo e solo nel 2023 sono stati più di 174.800 i dispositivi smart meter installati, con la totalità dei sensori protetti con tecniche di cybersecurity.
Inoltre, Gruppo Cap ha sviluppato casi d'uso che confluiranno in un più ampio progetto per la creazione di una base dati da rielaborare con tecnologie big data. L’obiettivo è portare il servizio idrico integrato verso le dinamiche dell'Industria 4.0, migliorando significativamente le prestazioni.
- 11:41 - Giustizia: Gratteri, 'per tutelare la privacy, si stroncano le indagini'
Napoli, 18 lug. - (Adnkronos) - “Gli emendamenti sono più stroncanti dei disegni di legge o dei decreti legge nelle indagini e nella ricerca della prova”. È duro il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, intervenuto questa mattina nel corso delle audizioni informali in Commissione Giustizia alla Camera, nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 1074 Bagnai, recante "Modifiche all'articolo 132 del codice in materia di protezione dei dati personali, di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, concernenti l'acquisizione di dati relativi al traffico telefonico e telematico per esigenze di tutela della vita e dell'incolumità fisica del soggetto interessato".
Per tutelare la privacy e sulla fuga di notizie “sulla vita privata”, secondo Gratteri bisogna essere cauti: “Non vorrei che attraverso questa motivazione, sulla fuga di notizie sulla vita privata di un politico, un ministro o un potente, si facciano campagne mediatiche” che portano a presentare “emendamenti che contengono cose più stroncanti dei disegni di legge e dei decreti legge” per “le indagini, al ricerca della prova e il giusto processo in tempi rapidi”. Per Gratteri bisogna “capire se ci interessa la ricerca della prova. E, se su questa ricerca della prova un poliziotto, un carabiniere, un finanziere o un magistrato commettono abusi, bisogna essere feroci nella sanzione di chi scientificamente fa uscire notizie che riguardano la vita privata di tutti, non solo di politici e potenti”.
Sul discorso della privacy “si tende sempre a buttare l'acqua sporca col bambino. Sul piano mediatico si enfatizza sempre qualche infedele di polizia giudiziaria e magistratura, dimenticando che qualche volta è anche l'avvocato ad avere interesse a far uscire la notizia” ha sottolineato Gratteri.
- 11:39 - Tumori, stile di vita scorretto per 73% italiani
Roma, 18 lug. (Adnkronos Salute) - Il 73% degli adulti italiana segue almeno uno stile di vita scorretto e pericoloso per la salute. Nello specifico: il 19% è un fumatore abituale, il 33% è sedentario, non pratica alcuna forma di attività fisica o sport e il 15% consuma alcol in modo eccessivo. Questi comportamenti sono molto pericolosi perché possono aumentare il rischio di cancro. Per promuovere abitudini salutari tra la popolazione di ogni fascia d’età, Fondazione Aiom, Associazione italiana di oncologia medica, lancia la nuova campagna nazionale ‘Tumori, scegli la prevenzione’. Presentata oggi in una conferenza stampa a Roma, l’iniziativa, realizzata con il contributo non condizionante di Daiichi Sankyo Italia, prevede attività rivolte all’intera popolazione, soprattutto femminile, tra cui un booklet informativo, webinar per i cittadini, podcast e attività social. Testimonial dell’intera campagna è l’allenatore di calcio pluricampione d’Italia Massimiliano Allegri. Il progetto - si legge in una nota - vuole inoltre mostrare come l’innovazione in oncologia possa aprire nuove prospettive di cronicizzazione e anche guarigione in molte forme di cancro.
“In Italia assistiamo, negli ultimi anni, a un costante miglioramento dei tassi di sopravvivenza in molte neoplasie - sottolinea Saverio Cinieri, presidente Fondazione Aiom - È anche in aumento il numero di vite salvate grazie all’incremento delle diagnosi precoci e alle nuove terapie. Sono dati incoraggianti, però ogni anno dobbiamo registrare oltre 180mila decessi causati dalle neoplasie. Il cancro continua a impattare fortemente sulla nostra società e sul Servizio sanitario nazionale. Vi è poi l’inevitabile aumento del numero di nuovi casi dovuto all’invecchiamento generale della popolazione. L’età, infatti, rappresenta un fattore di rischio oncologico importante sul quale non possiamo intervenire. Come recita il claim della nostra campagna - continua - ‘Evitare un tumore, attraverso stili di vita sani, è possibile’. Vanno perciò ribadite le principali regole della prevenzione come smettere di fumare, seguire la dieta mediterranea, praticare regolarmente esercizio fisico, combattere il consumo eccessivo di alcol. Sono infatti attribuibili a fumo, sovrappeso o alcol fino al 40% dei casi di cancro e il 50% dei decessi”.
Nel nostro Paese, “le persone che vivono con una diagnosi di tumore sono oltre 3 milioni e mezzo - spiega Paolo Marchetti, presidente della Fondazione per la Medicina personalizzata - Sono persone che stanno affrontando terapie importanti e con potenziali effetti collaterali rilevanti” o che “hanno terminato i trattamenti attivi e devono svolgere esami regolari di follow up per monitorare l’eventuale evoluzione della patologia. Anche i malati oncologici possono trarre benefici significativi mantenendo uno stile di vita sano, durante e dopo le cure. Questo contribuisce a prevenire la ricomparsa della neoplasia, favorisce una risposta positiva alle terapie e migliora la qualità della vita post-trattamenti. Anche le regole e l’importanza della prevenzione terziaria devono perciò essere divulgate alla popolazione”.
Nel 2023, in Italia, sono stati stimati 395mila nuovi casi di tumore, che hanno colpito 208mila uomini e 187mila donne. In soli 3 anni l’incremento ammonta a oltre 18mila casi. “Il carcinoma più diffuso in assoluto è quello alla mammella, con 834mila persone che vivono dopo la diagnosi della malattia - ricorda Antonella Campana, Patient Advocate di Fondazione IncontraDonna - La sua insorgenza può essere influenzata anche da fattori di rischio modificabili, in primo luogo il sovrappeso e l’obesità. Anche la sindrome metabolica gioca un ruolo nefasto: si tratta di un’altra condizione strettamente collegata a stili di vita errati. Come Fondazione IncontraDonna, anche attraverso Fondazione Aiom, siamo impegnati per promuovere una cultura concreta della prevenzione attiva”.
“Sul versante delle terapie - aggiunge Cinieri - il tumore del seno è una neoplasia in cui l’innovazione ha portato grandi benefici. In particolare, negli ultimi anni, sono state introdotte rilevanti novità terapeutiche che hanno consentito la cura, con successo, anche delle forme più gravi. È questo il caso degli ‘anticorpi coniugati’, che hanno aperto significative prospettive in tumori mammari finora non trattabili. Contro il carcinoma mammario, in particolare, serve un approccio trasversale. Da un lato, la prevenzione primaria, dall’altro. la diagnosi precoce e, quindi, l’adesione ai programmi di screening che è ancora troppo bassa nel nostro Paese. Con la nostra campagna ‘Tumori, scegli la prevenzione’ intendiamo convincere sempre più donne a sottoporsi alla mammografia soprattutto nelle Regioni del Sud”.
A tale proposito, “la media nazionale di adesione allo screening mammografico organizzato nel nostro Paese è inferiore al 50% - afferma Rosanna D’Antona, presidente di Europa Donna Italia - con punte inaccettabili, come l’8.6% della Calabria, il 22.7% della Sardegna o il 27.3% della Sicilia. Bisogna agire con urgenza: sia verso le donne, per sensibilizzarle ad aderire ai programmi di screening, sia verso le istituzioni, affinché ne facilitino l’accesso. Da un’indagine condotta da Iqvia nel 2023 è emerso che l’8% delle donne non conosce lo screening mammografico organizzato, il 20% non viene convocata e, tra le donne convocate, rimane comunque una quota che non aderisce (circa il 13%) principalmente perché ha scarsa fiducia nel Servizio Sanitario Nazionale. E allora puntiamo a migliorare la modalità di chiamata, a rendere omogeneo l’accesso tra i 45 e 74 in tutte le Regioni e a verificare il livello di familiarità fin dal primo accesso allo screening”.
Come ribadisce Allegri, “dobbiamo stare alla larga dai tumori: bisogna seguire gli stili di vita sani suggeriti dagli specialisti oncologi. Da 50 anni vivo nel mondo dello sport, prima come atleta e poi come allenatore. Il calcio mi ha insegnato tante cose e mi ha regalato molte emozioni. Ho imparato che ogni sfida può essere vinta e che per farlo è fondamentale lavorare sodo e seguire alcune regole. Anche la sfida contro il cancro, e molte altre gravi malattie, può essere affrontata salvaguardando il più possibile, con la prevenzione, il nostro organismo. Ho perciò deciso, con grande piacere, di supportare la campagna nazionale degli amici di Fondazione Aiom”.
Anche “la nostra azienda è lieta di sostenere e rendere possibile il nuovo progetto educazionale di Fondazione Aiom - conclude Mauro Vitali, Head of Oncology Business Division di Daiichi Sankyo Italia - I tumori continuano ad avere un forte impatto sulla vita di milioni di persone nel nostro Paese, così come nel resto del mondo. Non possono essere sottovalutati e la prevenzione primaria è una delle strategie più importanti a nostra disposizione per sconfiggerli. Va incentivata anche attraverso una corretta attività d’informazione tra tutta la popolazione”.
- 08:18 - **Google: Antitrust avvia istruttoria per pratiche commerciali scorrette**
Roma, 18 lug. - (Adnkronos) - L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato annuncia di avere avviato un procedimento istruttorio nei confronti di Google e della sua capogruppo Alphabet in merito all’invio agli utenti della richiesta di consenso al “collegamento” dei servizi offerti. Questa richiesta - si legge in una nota - "sembrerebbe infatti non fornire informazioni rilevanti - o le fornirebbe lacunose e imprecise - riguardo al reale effetto che il consenso produce sull’uso da parte di Google dei dati personali degli utenti. Stesse criticità esisterebbero riguardo alla varietà e alla quantità di servizi Google, rispetto ai quali può aver luogo un uso “combinato” e “incrociato” dei dati personali, e riguardo alla possibilità di modulare (e quindi anche limitare) il consenso solo ad alcuni servizi".
Secondo l’Autorità, inoltre, "Google utilizzerebbe tecniche e modalità di presentazione della richiesta di consenso, e anche di costruzione dei meccanismi di raccolta del consenso stesso, che potrebbero condizionare la libertà di scelta del consumatore medio. Il cliente sarebbe infatti indotto ad assumere una decisione commerciale che non avrebbe altrimenti adottato, acconsentendo all’uso combinato e incrociato dei propri dati personali tra la pluralità dei servizi offerti".
- 08:13 - Auto: in primi sei mesi in Europa gruppo Renault +6,7% grazie a boom ibride
Roma, 18 lug. - (Adnkronos) - In uno scenario di vendite globali che registra una crescita dell'1,9% a quota 1.154.700 unità, il gruppo Renault segnala il forte contributo positivo della performance in Europa con un aumento del 6,7% che lo conferma al terzo posto continentale con 847.623 unità. In particolare la marca Renault ha registrato una performance superiore al mercato: 535.238 veicoli venduti, +8,2% grazie, in particolare, ai positivi risultati delle motorizzazioni E-Tech Full Hybrid (+45% rispetto al primo semestre 2023). Sul mercato dei veicoli commerciali, Renault è ancora una volta leader, con 171.202 unità vendute (+19,2% rispetto al primo semestre 2023).
Dacia registra un aumento delle vendite del 4,0% rispetto al primo semestre 2023, con 309.816 unità, e si riconferma nella Top 10 delle Marche più vendute in Europa mentre la Sandero è l’auto più venduta in tutti i canali. Quanto ad Alpine ha registrato un primo semestre 2024 in crescita del 47,7% (rispetto al primo semestre 2023), con 2.569 immatricolazioni, grazie alla gamma ampliata dall’A110 R Turini.
La quota dei veicoli elettrificati rappresenta il 29,6% delle vendite del Gruppo in Europa (+4,3 punti rispetto al primo semestre 2023). Circa un’autovettura su due venduta dalla Marca Renault è elettrificata, mentre il gruppo stima che i veicoli 100% elettrici, che rappresentano circa il 12% delle vendite della Marca Renault, continueranno a crescere nel secondo semestre, con i lanci di Scenic E-Tech Electric e Renault 5 E-Tech Electric. Circa il 10% delle vendite della Marca Dacia è elettrificato, in particolare grazie al successo di Jogger Hybrid 140. Il gruppo sottolinea come il portafoglio ordini in Europa è solido, con 2,6 mesi di vendite previste a fine giugno 2024, un dato che riflette un buon inizio anno in termini di ordini.
- 08:06 - Auto: Acea, a giugno in Ue vendite +4,3% su traino Italia
Roma, 18 lug. - (Adnkronos) - Il balzo delle immatricolazioni di automobili sul mercato italiano (+15,1%) traina la crescita registrata a giugno nell'UE con un aumento complessivo del 4,3% a 1.089.925 unità. Lo comunica l'Acea, l'associazione dei costruttori europei, sottolineando il contributo di altri principali mercati come Germania (+6,1%) e Spagna (+2,2%) mentre la Francia ha registrato un calo del 4,8% il mese scorso. Con il dato di giugno i primi sei mesi del 2024 si chiudono con immatricolazioni di nuove auto aumentate del 4,5%, a quota 5,68 milioni di unità. Tuttavia, nonostante la crescita i volumi del semestre rimangono relativamente bassi (-8%) rispetto ai livelli pre-pandemia. Nei primi sei mesi i principali mercati Ue sono tutti in positivo, a partire dalla Spagna (+5,9%), seguita da Germania (+5,4%), Italia (+5,4%) e Francia (+2,8%).
Sul fronte alimentazione a giugno, le auto elettriche a batteria sono scese al 14,4% del mercato automobilistico dell’UE (pari a 156.408 unità), in calo rispetto al 15,1% dell’anno precedente nonostante la crescita significativa in Belgio (+50,4%) e Italia (+117,4%) che però è stata 'bilanciata' da cali a doppia cifra negli altri mercati principali - Germania (-18,1%), Paesi Bassi (-15%) e Francia. (-10,3%). Al contrario , grazie a un aumento delle immatricolazioni del 26,4% a giugno a 321.959 unità, i veicoli ibridi hanno aumentato la loro quota di mercato passando dal 24,4% al 29,5% mentre la quota combinata di auto a benzina e diesel è scesa al 47,1%, in calo dal 49,6% dello stesso mese 2023. Per le auto a benzina il calo di immatricolazioni è stato dello 0,7% (ma in Italia +6,9% e addirittura +12,1% in Germania) con una quota scesa al 34,4% mentre le diesel sono scese dello 0,9% e una share del 12,7%.
Nella prima metà dell’anno sono state immatricolate complessivamente 712.637 nuove auto elettriche a batteria pari a un modesto aumento dell’1,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente con una quota del 12,5% del mercato.
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