Dopo la rottura tra Campo progressista di Pisapia e gli ex dem di Mdp-Articolo Uno, il nuovo soggetto di sinistra resta ancora una cantiere aperto, senza leader e confini chiari. “Basta parlare di nomi, apriamo un confronto con chi ci sta per costruire un punto di vista che possa battere le destre, i populisti, alternativo alle politiche sbagliate di Renzi“, ha spiegato il coordinatore di Mdp Roberto Speranza. E ancora: “Non dirò mai una parola contro Pisapia, per me conta il progetto. Discutiamo di temi. Ma con chi? Con chi avrà voglia…”, ha tagliato corto l’ex capogruppo Pd alla Camera, dopo che Mdp si trova ormai senza più il leader indicato e con Sinistra italiana e Possibile come ultimi compagni di strada rimasti per il nuovo possibile soggetto. “Un errore insistere con Pisapia? Inutile discutere di passato. Non vogliamo mettere assieme soltanto ciò che c’è. Quello che abbiamo detto il primo luglio con Pisapia lo ripetiamo oggi. Se Pisapia ha cambiato idea e decide dopo il Rosatellum di fare un’alleanza con Renzi mi dispiace. Quello sarebbe un partitino irrilevante, che darebbe una finta copertura a sinistra a un rinnovato patto Renzi-Alfano”, ha attaccato invece il deputato di Mdp Alfredo D’Attore.