Una ricerca ha messo in luce il fenomeno dei "super" anziani al volante, il cui maggior numero si registra in Lombardia. Corrono più rischi mentre guidano dunque le polizze assicurative sono più salate, arrivando anche a costare due volte tanto rispetto a quelle di quarantenni nella stessa classe di merito
L’età avanzata? Ci si stanca più facilmente, c’è qualche acciacco fisico in più e si fa meno l’amore. Tuttavia la vecchiaia non sembra fermare gli automobilisti italiani: una ricerca condotta da Facile.it (portale di comparazione fra polizze assicurative) testimonia infatti come nel Bel Paese siano oltre 60 mila gli arzilli novantenni che circolano con patente in corso di validità, mentre l’età media degli automobilisti è di 54 anni. Peraltro, passati gli ottanta, i controlli per il rinnovo della licenza di guida diventano biennali, e si discute per farli diventare annuali.
Secondo lo studio, elaborato sulla base dei dati relativi alle polizze Rc provenienti dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (aggiornati a maggio 2017), il maggior numero di nonnetti al volante si registra in Lombardia con 8.738 patenti attive intestate a cittadini nati prima del 1927. Seguono Emilia Romagna (7.553), Toscana (5.834), Piemonte (5.505), Lazio (5.471) e Veneto (4.815).
Se invece si rapporta il numero di “patenti anziane” a quelle totali, allora la percentuale maggiori di 90enni alla guida si tocca in Emilia Romagna con lo 0,253%, contro un valore medio nazionale dello 0,156%. Sul podio anche Liguria (0,247%) e Toscana (0,233%). Molto più bassi i numeri in Sardegna, Molise e Valle d’Aosta: quest’ultima è quella con meno automobilisti anziani sulle strade, appena 160.
Al di là delle classifiche, è indubbio che i guidatori più in là con gli anni debbano fare i conti col fisiologico calo dei riflessi e con un udito più duro: ciò li espone a maggiori rischi e, conseguentemente, a polizze assicurative più care rispetto a quelle di automobilisti più giovani. Una differenza di prezzo che in taluni casi può portare le “patenti d’argento” a sborsare anche il doppio rispetto a quanto è dovuto da un quarantenne di pari classe assicurativa e con medesima residenza.