Cronaca

Spinaci surgelati ritirati, analisi confermano che non c’era mandragora

"Gli esiti delle analisi effettuate da Ats Milano sui lotti di 'Spinaci Millefoglie Bonduelle surgelati' richiamati, come misura precauzionale, nei giorni scorsi - ha spiegato l’azienda - sono negativi: non rivelano la presenza di sostanze anticolinergiche responsabili della sospetta intossicazione da mandragora".

Si infittisce il mistero intorno a un’intossicazione alimentare che ha colpito una famiglia di quattro persone nel Milanese e che ha causato il ritiro di un prodotto dagli scaffali dei supermercati. Non c’era infatti mandragora negli spinaci Bonduelle surgelati che erano stati tolti dal mercato in via precauzionale su ordine del Ministero della Salute.
“Gli esiti delle analisi effettuate da Ats Milano sui lotti di ‘Spinaci Millefoglie Bonduelle surgelati’ richiamati, come misura precauzionale, nei giorni scorsi – ha spiegato l’azienda – sono negativi: non rivelano la presenza di sostanze anticolinergiche responsabili della sospetta intossicazione da mandragora”.

Le analisi, ha ricordato in una nota Bonduelle, “sono state effettuate in seguito al caso di intossicazione di una famiglia nel Milanese che ha consumato un pasto a base di verdure tra cui Spinaci Millefoglie Bonduelle surgelati, e altre verdure acquistate presso un mercato rionale”. “Siamo molto contenti dell’esito delle analisi per poter rassicurare i nostri consumatori e clienti – ha commentato l’ad Bonduelle Italia Gianfranco D’Amico – La loro sicurezza è per noi una priorità assoluta e la garantiamo continuamente grazie a controlli effettuati su tutta la filiera, a partire dal campo con i nostri agronomi”. L’Ats di Milano – precisando che le analisi sono state eseguite dall’istituto di ricerche farmacologiche di via Balzeretti – dal canto suo ha confermato che non sono state rilevate tracce di mandragora negli spinaci Millefoglie Bonduelle surgelati.

La famiglia vittima dell’intossicazione, padre, 60 anni, la madre di 55 e i figli di 16 e 18 anni, è già stata dimessa. Chi se l’è vista più brutta è stato il capofamiglia tenuto in osservazione due giorni: era in stato confusionale e presentava disturbi neurologici. La pianta della mandragora ha infatti proprietà allucinogene. Erano arrivati in ospedale nella notte tra sabato e domenica scorsi, con sintomi di un’intossicazione alimentare. Per il capofamiglia è stato comunque necessario il ricovero mentre i congiunti, tenuti in osservazione per alcune ore, sono stati dimessi. Il Centro Antiveleni ha indirizzato i sanitari verso l’ipotesi delle foglie di mandragora, erba che può infestare i campi delle coltivazioni di vegetali.
Stessa sorte, lo stesso 4 ottobre, era toccata a un lotto di Taleggio Dop Piacere NaturalE del marchio Carozzi Formaggi, ritirato dall’Esselunga ma in questo caso per una causa individuata: la presenza del batterio Listeria.