Politica

Legge elettorale, i grillini ci ricascano: gridano al colpo di Stato ma è un colpo di sole

E ci risiamo. Puntuali i grillini, ormai dimaiani, non perdono occasione per gridare al colpo di Stato. E lo fanno talmente in maniera confusa che Alessandro Di Battista, spinto dalla beata ignoranza, esce da Montecitorio e si mette a fare un comizio alla prima folla che incontra. Peccato che il “popolo” gli ricordi che anche lui è un abusivo del Parlamento.

E sì, cari grillini, vi state dimenticando una cosa fondamentale: siete stati eletti grazie ad una legge elettorale chiamata Porcellum. Legge, voluta dal governo Berlusconi, e dichiarata incostituzionale dopo anni di lotte del centrosinistra. Non ve lo ricordavate? E allora perché a suo tempo non avete gridato al colpo di Stato e avete accettato di essere nominati in Parlamento grazie a pochi clic di qualche amico?

Avete passato cinque anni in Parlamento ad opporvi a tutto ma non vi siete mai dimessi da parlamentari. Non avete rinunciato alla pensione agevolata, non avete rinunciato ai privilegi, ai rimborsi spese. Avete accettato tutto questo, nonostante una legge incostituzionale e nonostante non ci fossero le preferenze. Come mai? L’unico modo per evitare certi privilegi era dimettersi, le finte dichiarazioni non servono a nulla. La realtà è che senza il Porcellum nessuno di voi avrebbe mai visto neanche le porte di Montecitorio o di Palazzo Madama.

Quindi, riepilogando, siete in Parlamento da cinque e siete abusivi come gli altri. Con un bel “lavoro” retribuito e con i grandi privilegi. E guarda un po’ ora vi piace anche farvi chiamare: Onorevoli. I primi giorni eravate “cittadini” poi ci avete preso gusto. Ora gridate allo scaldalo per la nuova legge elettorale: avete votato contro ogni ipotesi di riforma e quando eravate d’accordo per una legge elettorale condivisa dopo qualche giorno vi siete rimangiati la parola.

Ora si discute del Rosatellum bis. In maniera molto semplice, circa un terzo dei deputati e senatori verranno eletti nei collegi uninominali. Verrà eletto chi prenderà più voti all’interno del proprio collegio. Il resto dei deputati e senatori verrà eletto con il sistema proporzionale. I seggi verranno attributi in base alle percentuali di voto ottenute dai partiti. Non ci saranno le preferenze ma piccoli listini bloccati da due a quattro candidati. Insomma molto semplice.

E veniamo alle grandi accuse: non ci sono le preferenze quindi la legge elettorale è incostituzionale, dicono. Ma basterebbe leggere la sentenza della Corte Costituzionale per capire che così non è. Infatti, la Corte non ha dichiarato incostituzionali le liste bloccate ma solo quelle eccessivamente lunghe. Ha proprio specificato che i listini bloccati corti sono pienamente costituzionali. Bene, dove sta il colpo di Stato? Ovviamente da nessuna parte.

Il problema dei cinquestelle è un altro: con i collegi uninominali occorre vincere sul proprio territorio ed al simbolo è affiancato il nome del candidato. Quindi il metodo Porcellum con il quale vennero eletti tutti i grillini non ci sarà più: niente più anonimato, niente più virtuale, nessun colpo di Stato ma sicuramente molti colpi di sole.