L'amministrazione comunale della cittadina universitaria inglese ha approvato un ambizioso piano di mobilità a basso impatto ambientale, il cui primo passo è il bando dei propulsori a combustione da alcune strade entro poco più di due anni. Da estendere a tutto il territorio cittadino nel 2035
Molte amministrazioni locali, tra cui quelle di Parigi e Londra, hanno comunicato piani di riduzione delle emissioni sul proprio territorio. Ma quello che arriva da Oxford è senza dubbio il più ardito e rapido nei tempi: la comunità che ospita il prestigioso polo universitario (nella foto) introdurrà il divieto completo di circolazione per veicoli con motori diesel o benzina (autobus, taxi o vetture private che siano) su sei strade centrali a partire dal 2020, dunque tra appena più di due anni.
Ma c’è di più: l’obiettivo è infatti quello di estendere il bando a tutto il territorio comunale entro il 2035. E non si tratta di un semplice proclama, dal momento che il piano che potremmo definire “emissioni zero” è stato già approvato dalle istituzioni municipali di Oxford, che dunque con ogni probabilità diventerà la prima città del Regno Unito ad abbassare drasticamente l’impatto ambientale della propria mobilità.
Ma come sostituire i veicoli con motori a combustione? Con l’elettricità. L’amministrazione comunale ha ottenuto finanziamenti dal governo inglese per 500 mila sterline, per la costruzione di decine di punti di ricarica per taxi a batteria. Più altre 800 mila destinate a colonnine per fare il “pieno” a veicoli elettrici privati. I cui proprietari già da ora usufruiranno di sconti sulle tariffe dei parcheggi.