Intervento irrefrenabile del leader della Lega, Matteo Salvini, che, ospite di Otto e Mezzo (La7) assieme al presidente de Il Fatto Quotidiano, Antonio Padellaro, respinge con sdegno le accuse di “venduto” inferte dal M5S e in particolare dal deputato Luigi Di Maio. “Io sono brutto, cattivo, razzista, fascista, ma intanto i 5 Stelle dicono sempre no e no” – esordisce il capo del Carroccio – “io stamattina ero ad Ostia, amministrata dal M5S, e in via Fasan 39 da un anno e mezzo manca il portone di una casa popolare. Gli unici che hanno votato con Renzi una legge importante sono proprio i 5 Stelle: il reato di immigrazione clandestina è stato abolito dall’accoppiata Pd-M5S. Sull’immigrazione i 5 Stelle sono più a sinistra di Bersani e di D’Alema. Noi della Lega una cosa sola stiamo votando col Pd, a parte la legge elettorale: la legge Peppina“. E aggiunge: “Alle prossime elezioni vinca il migliore. Se il M5S offrirà quello che sta offrendo ai romani, io non ho paura”. “Massima adesione alla legge Peppina” – commenta Padellaro – “ma ancora una volta siamo tutti ammirati dalla sua capacità di cambiare discorso, perché qui parliamo di legge elettorale e della fiducia posta dal governo”. “Sono passati due anni e mezzo”, replica Salvini. “C’era il Consultellum” – precisa Padellaro – “potevate votare questa legge elettorale, ma, a parte questo, potevate votare anche il Rosatellum, dicendo no al voto di fiducia“. “Avevano preparato 100 voti segreti” – spiega il leghista – “E sapete chi? Gli amici del M5S, cioè Bersani, D’Alema, Speranza, quelli che vogliono tirarla per le lunghe. Il problema dei grillini è che se dici bianco, loro dicono nero e se dici nero, loro dicono bianco. Ma alla prova del governo a Roma, a Torino, a Livorno, a Bagheria fanno pena. Non si governa l’Italia coi no. Ai cittadini che ho incontrato a Ostia stamattina non interessa il Rosatellum”. “E sbagliavano” – obietta l’ex direttore del Fatto – “Il diritto di voto è fondamentale“. “Se vuole, faccio il grillino e dico che non va bene”, ribatte Salvini. “Sta di fatto che lei è in maggioranza con Renzi e con Alfano“, osserva Padellaro. “Capiterà anche a Renzi e ad Alfano di dire qualcosa di giusto” – risponde Salvini – “Capita due volte al giorno che l’orologio segni la stessa ora. In compagnia di Grillo c’è D’Alema, che non è esattamente il nuovo che avanza. Io comunque la rispetto, anche se è la posizione di Di Maio”. “Non si tratta di Di Maio” – replica sorridendo Padellaro – “io sono un cittadino elettore e voglio votare per il candidato che posso scegliere”
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