Il Department of Motor Vehicles dello stato americano sta effettuando una revisione della normativa per autorizzare le prove su strada di veicoli con tecnologia a guida autonoma. Dando di fatto il via libera al trasporto a pagamento senza conducente, che potrebbe essere realtà già a giugno 2018
Quando si tratta di innovazione tecnologica, la California è sempre in prima linea. Non stupisce, percio’, che proprio qui potrebbe nascere il primo servizio di taxi senza conducente a bordo. Proprio così, perché il Department of Motor Vehicles (DVM) locale sta studiando una modifica al regolamento sulle auto a guida autonoma.
E non si tratta di un semplice annuncio, visto che è già stata resa nota una bozza delle nuove norme che consentono la circolazione ai taxi-robot e potrebbero entrare in vigore anche per giugno 2018. O anche prima, se l’iter viaggerà veloce: dalla diffusione della bozza (mercoledì 11 ottobre) seguono 15 giorni di dibattito pubblico prima della stesura del regolamento definitivo (entro fine 2017) e della sua conversione in norma di legge da parte dell’organo legislativo. Che avverrà appunto al massimo entro giugno 2018.
Insomma, chi si recherà in California in vacanza la prossima estate potrebbe trovarne diversi sulle strade. Anche perché, come spiega il quotidiano The Mercury News di San Jose che ne dà notizia, ad oggi sono 42 le aziende che hanno la licenza per testare la tecnologia self-driving, e 285 i veicoli con pilota automatico in circolazione. Numeri che, con l’eventuale semaforo verde ai taxi a guida autonoma, sono destinati a crescere.
Attualmente le regole prevedono che le self driving car in circolazione debbano avere un tecnico seduto al posto del conducente, in grado di intervenire se qualcosa non funzionasse come deve. Ma le modifiche potrebbero rendere non necessaria questa precauzione, “ammorbidendo” anche le modalità con cui i test si svolgono con l’introduzione della notifica anticipata alle autorità locali da parte degli operatori sul percorso e sulla data delle prove su strada, con l’abolizione dell’obbligo di richiedere i relativi permessi. Insomma, in California fanno sul serio.