L’ALTRA META’ DELLA STORIA di Ritesh Batra. Con Jim Broadbent, Charlotte Rampling, Harriet Walter. GB 2017. Durata: 107’ Voto 2/5 (DT)
Un corriere bussa alla porta. C’è un lascito testamentario da ricevere. Il diario di un vecchio amico e compagno di scuola cela un segreto. Così la vita dello scapolo settantenne londinese Tony Webster, proprietario di un negozietto dove si vendono vecchie macchine fotografiche, s’increspa. Il passato riemerge con tutto il suo strascico di amori finiti male, sensi di colpa e segreti mai confessati. Plot copia carbone del romanzo di Julian Barnes, approccio nei toni da sempiterna categoria “british”, L’altra metà… ha un’impasse ritmica e strutturale che rispecchia pedissequamente tempi e “colpi di scena” del romanzo, ma che Batra con la sua regia/vetrinetta impersonale rende ulteriormente mummificata. Il continuo passaggio tra una correttissima dimensione del presente, e l’ennesima calligrafica riproduzione del passato, non fa altro che appesantire il già leggerissimo percorso del protagonista, e l’evanescente drammaturgia di un intreccio davvero loffio. Broadbent è a suo agio nei panni di questo arzillo e buffo signore un po’ retrò. La Rampling, dio ce ne scampi, sbuca dappertutto, in ogni film, in ogni storia, e più che illuminare lo schermo invita alla ribellione per overdose performativa. Infine, va bene le massime filosofiche (“qualcosa è accaduto” ce lo eravamo segnati a matita anche a pagina 12 del romanzo), ma qualsiasi cosa si dica, le opere di Julian Barnes sono sopravvalutate come nemmeno quelle di Fabio Volo.