Farina: “Signor Ricky, lei si intervista da solo perché nessuno la intervista?”
Ricky: “Esattamente, non le sembra una cosa simpatica?”
Farina: “Forse, ma veniamo a noi, quanti anni ha?”
Ricky: “48 e sento addosso ogni attimo che ho vissuto”
Farina: “Bene, chi dice di non sentirsi i propri anni è come se non avesse vissuto, vero?”
Ricky: “Esattamente, avrà notato che mi piace dire esattamente”
Farina: “L’ho notato. Che cosa fa nella vita?”
Ricky: “Sarebbe più interessante chiedermi che cosa faccio per la vita”
Farina: “Accolgo il suo suggerimento, che cosa fa per la vita?”
Ricky: “Sono gentile con tutti, se bevo un caffè al tavolino riporto la tazzina al banco, se qualcuno mi chiede una via di Milano rispondo che io sono la via”
Farina: “Non le sembra un tantino blasfemo?”
Ricky: “Sì, ma mi diverte”
Farina: “Lei fa il regista da circa 20 anni. Racconta la vita di persone anonime, persone spesso e volentieri del suo quartiere. Che significato ha il suo lavoro?”
Ricky: “Proprio quello di raccontare le persone. Ognuno di noi ha uno sguardo unico sul mondo, e a me interessa quello sguardo. Amo in modo folle gli altri, e li amo proprio perché sono diversi. Senza gli altri soffocherei, gli altri sono il mio respiro e la mia libertà”
Farina: “Libertà da che cosa?”
Ricky: “Libertà da me stesso”
Farina: “Lei è un regista di nicchia. La conoscono in quattro gatti, nessuno scrive articoli su di lei. Non si sente ignorato dal mondo dello spettacolo?”
Ricky: “Il mondo dello spettacolo non mi interessa. A me interessa la vita, che è il più grande spettacolo del mondo. raccontando gli altri non faccio altro che raccontare me stesso, la mia vita è il mio kolossal, e la vita si sa che finisce con un flop“
Farina: “Quindi lei si è votato al fallimento”
Ricky: “Esattamente, imparare a perdere è la cosa più importante. I rubinetti perdono e vivere è una perdita di tempo. Nella vita si perdono i denti, i capelli, le persone che amiamo e i ricordi. Saggezza non è imparare a morire, ma imparare a perdere. Solo che oggi tutti vogliono vincere, non le sembra assurdo?”
Farina: “Forse, quindi avere successo le farebbe schifo?”
Ricky: “No, ma è ininfluente, va bene così, non avere successo è anche una forma di libertà, nessuno mi tira per la giacca e io ci tengo alle mie giacche”
Farina: “Che cosa ci presenta oggi?”
Ricky: “L’ennesimo film a Pipetta, uno dei miei personaggi preferiti. Di Pipetta amo la sua solitudine solare e sorridente, quando la incontro per caso tiro fuori la videocamera e faccio un film sul suo volto. Lei fa finta di non volere essere ripresa, ma alla fine è felice e ci lasciamo sempre con un sorriso”
Farina: “Lei gira sempre con la sua fedele videocamera?”
Ricky: “Quasi sempre. Racconto la mia vita, sono un feticista degli attimi”
Farina: “Bene, allora non ci resta altro che salutarla e augurarle di fare sempre nuovi incontri. In fondo la vita è l’arte dell’incontro, no?”
Ricky: “Esattamente, ma detto tra noi, se non divento famoso entro i 50 anni mi sparo”
Farina: “A salve?”
Ricky: “Esattamente, ogni saluto è un addio potenziale, se ci pensa, anche un semplice salve, grazie per l’attenzione, un caro saluto a me stesso”.