Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Politica - 14 Ottobre 2017
Renzi, le parole che non ti aspetti. Lo ha detto alla festa per i 10 anni del Pd: “Il nostro nemico è… l’autoreferenzialità”
Nel giorno del decennale Pd, senza Romano Prodi invitato alla festa dem organizzata all’hotel Eliseo di Roma, e arrivato a meno di un anno dalla scissione della Ditta di Bersani e D’Alema, Renzi si è scagliato ancora contro gli ex dem, in vista delle future elezioni politiche: “C’è chi negli anni ha cercato di unire – ha rivendicato accanto a Veltroni e Gentiloni – altri hanno preferito andarsene per rancori personali”. E ancora: “Senza il Pd, oggi la sinistra sarebbe irrilevante”, ha attaccato, con un chiaro avvertimento diretto verso Mdp, SI e agli altri partiti a sinistra del Pd, con i quali un’alleanza alle prossime elezioni sarà impossibile. Infine, nello stesso giorno in cui ha rivendicato il suo ruolo di candidato premier con un’intervista a Repubblica, è tornato sul punto, smorzando i toni: “Non mi interessa chi farà il premier, ma cosa farà”. Le primarie, però, non sono in programma. Né una futura coalizione a sinistra