Era già un tema dell'ultima campagna elettorale, ora la città governata da Pizzarotti prova a reagire al degrado che dalla periferia attanaglia il centro tra furti e spaccio. L'esasperazione dei cittadini, i controlli straordinari dell'amministrazione. E quella paura di una città che smette di uscire
Spacciatori in bicicletta che fanno la spola di giorno e di notte alla ricerca di acquirenti, risse tra stranieri, e ancora furti nelle abitazioni e persone sospette che presidiano gli angoli delle vie. Siamo a Parma in via Vittoria, zona residenziale al limitare del centro storico, nel quartiere popolare dell’Oltretorrente. E’ qui che gli abitanti, esasperati da una situazione che va avanti da due anni e che sembra senza una soluzione, sono scesi in strada per riappropriarsi di vie e isolati ormai diventati regno dello spaccio e del degrado. Bambini, giovani, mamme e anziani hanno marciato con in mano un palloncino giallo per dire che il quartiere c’è, che gli abitanti non intendono lasciarlo in balia degli spacciatori.
“Questa è un’iniziativa sociale di recupero di uno spazio, delle nostre strade – hanno spiegato Benedetta Basagni e Massimo Manghi, tra gli organizzatori – Vogliamo portare l’attenzione della città sul degrado di queste zone e sensibilizzare le persone a non rinchiudersi in casa, ma a uscire”. La marcia pacifica per le vie, terminata in un presidio fino a tarda sera, è stata il primo appuntamento di una serie di iniziative in calendario, a cui si aggiungono i gruppi di controllo di vicinato per contrastare i furti e le intrusioni nelle case. In più, da pochi giorni è nato a un ritrovo quotidiano per podisti per correre e vigilare tra le strade del quartiere che potrebbe fare da apripista anche per altre zone “calde” di Parma.
Nella città in cui l’ex Cinque stelle Federico Pizzarotti ha appena inaugurato il secondo mandato da sindaco, il tema sicurezza aveva acceso il dibattito in campagna elettorale. Se un tempo la zona rossa del degrado era circoscritta ad alcune aree storiche come quella intorno alla stazione, l’allarme oggi arriva da più parti, dalla prima periferia al centro storico. Sono nati, soprattutto nelle frazioni, gruppi di controllo di vicinato per individuare situazioni a rischio e creare una rete di vigilanza più solida tra cittadini. “E’ un modo di coinvolgere la cittadinanza in percorsi di sicurezza partecipata. – spiega l’assessore alla Sicurezza del Comune di Parma Cristiano Casa – Così i residenti controllano la propria zona e segnalano alla municipale se ci sono problemi. Da parte nostra incrementeremo la rete di videosorveglianza in via Vittoria e nei punti caldi della città che stiamo già monitorando in collaborazione con la polizia municipale”.
Inoltre il Comune sta facendo accertamenti anagrafici anche su case ed esercizi indicati dalla cittadinanza. Le segnalazioni alla polizia fioccano quotidianamente, da via Vittoria come da altri quartieri, ma gli interventi che si susseguono sono solo un stop temporaneo all’andirivieni dei mercanti di droga. “Più di così però non possiamo fare, la legge non ci aiuta – spiega Casa – Stare agli angoli delle strade con addosso modiche quantità di stupefacente non è reato. Vengono fatti gli arresti, ma dopo pochi giorni queste persone sono già libere e anche le espulsioni non funzionano. Bisognerebbe migliorare la regolamentazione in questi casi, altrimenti è impossibile risolvere il problema”.