Il Movimento 5 Stelle in testa, il Pd dietro e i partiti di centrodestra staccati ma in crescita. Soprattutto se uniti. È la fotografia scattata da un sondaggio realizzato dall’istituto Demos per il quotidiano La Repubblica. Una rilevazione effettuata mentre la Camera dei Deputati votava la nuova legge elettorale. Se si votasse domani dunque, secondo l’istituto diretto da Ilvo Diamanti, i pentastellati si confermerebbero i primo partito, con il 27,6%. Dietro c’è il Pd con il 26,3%: è in ritardo di poco più di un punto percentuale. Staccati sia la Lega che Forza Italia rispettivamente al 14,6 e al 14,2. Hanno guadagnato circa un punto a testa nell’ultimo mese e adesso uniti superano sia i dem che i pentastellati. Una coalizione, quella della destra, che arriverebbe a sfiorare il 34% con i cinque punti di Fratelli d’Italia: da notare come solo nel marzo scorso era al 30%.

Valgono più o meno la stessa cifra, i voti dei dem sommati a quelli della sinistra: Mdp (3,7%), Sinistra italiana (2,2%) e Campo progressista (2,0%) pesano in totale l’8%. Appare improbabile, però, che possano allearsi con il partito di Matteo Renzi ad esclusione – forse – della formazione di Giuliano Pisapia. È il centrodestra dunque, l’area politica maggiormente in crescita anche se dalla rilevazione di Demopolis delinea uno scenario molto incerto. E vista la nuova legge elettorale, è molto difficile che questo scenario venga chiarito alle prossime elezioni.

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