Sul caso Weinstein una tv intelligente potrebbe realizzare un servizio con una chiave anche solo economica, misurando lo spreco energetico indotto dal testosterone del produttore. Come si legge su un articolo di Paolo Giordano uscito su Il Giornale.it il 14 ottobre, l’ex-marito di Asia Argento, Morgan, ha rivelato a Vittorio Sgarbi che Weinstein per incontrare Asia all’epoca della loro relazione, prendeva un aereo privato, arrivava a Roma, proseguiva in elicottero e poi la raggiungeva in auto carico di fiori, ma talora l’attrice gli negava le sue grazie.
Ora calcolando le ore di volo, il carburante , l’impegno del pilota, quello delle hostess, dei bodyguard , dei controllori di volo, del fiorista , dell’auto con l’ autista, quanto sarà costata al pianeta una sola (mancata) confricazione di Weinstein? Il caso Weinstein ha riaperto il dibattito sulle molestie sul posto di lavoro.
Una domanda che andrebbe fatta a Renzi, alla prima fermata del treno, potrebbe essere proprio questa: Quanti casi Weinstein in più ha prodotto il jobs-act liberalizzando i licenziamenti, cioè abolendo l’obbligo di una “giusta causa” per licenziare? Quante precarie in più si saranno sentite proporre la famosa alternativa: “Se ci stai lavori se no te ne vai?”
Tra le soluzioni proposte per scoraggiare le tentazioni e le molestie in ufficio, spicca per originalità quella escogitata il 22 maggio del 2007 da quello che di solito è considerato il faro dell’Islam moderato, l’Università Al-Azhar del Cairo, e cioè la cosiddetta “Fatwa dell’allattamento degli adulti”.
“Tra i professori – spiega Fethi Benslama nel saggio Un furioso desiderio di sacrificio (Cortina Editore) – due imam avevano formulato un parere secondo cui una donna avrebbe ormai potuto togliersi il velo e restare da sola con un suo collega di ufficio, a condizione di averlo allattato per cinque volte, offrendogli direttamente il seno. Gli autori spiegavano che il fatto di offrire il seno viene considerato un atto materno che impedirebbe ogni atto sessuale fra i due. Bisogna ricordare che nell’Islam, in effetti, l’allattamento crea un legame di parentela da cui deriva la proibizione dell’incesto. In altri termini, due bambini allattati dalla stessa donna diventano fratello e sorella , e la donna che li ha allattati la loro madre. Da quel momento si applica tra loro la proibizione dell’incesto, come se fossero parenti di sangue”.
Una soluzione che avrebbe suscitato il plauso di Weinstein.