Polemica a Dimartedì (La7) tra il direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, e l’ideatore del Rosatellum Bis, Ettore Rosato (Pd). Il deputato spiega i motivi dell’assenza del voto disgiunto nella legge elettorale: “Ha senso in altri contesti, cioè quando si sceglie una carica monocratica, come il sindaco, e poi si vota il consigliere comunale all’interno del Consiglio, che è un’altra istituzione. Sono due cose diverse. Uno può mai scegliere un deputato di Forza Italia e un deputato del Pd? L’assenza di voto disgiunto aiuterà i partiti a mettere sui collegi persone di qualità. E la competizione sarà completamente diversa da quelle che abbiamo visto finora”. E accusa: “Abbiamo assunto ormai l’abitudine di definire ‘incostituzionale’ ogni cosa che non ci piace. Non c’è un solo costituzionalista che abbia tacciato di incostituzionalità questa legge. Dopo 10 anni di Porcellum, di cui tutti dicevano che non andava bene, nessuno si è assunto la responsabilità di cambiarlo. Noi invece abbiamo preso una legge che, secondo tutti, ci conveniva, e cioè il Consultellum, e l’abbiamo cambiata”. “Se il Consultellum fosse convenuto al Pd, avreste fatto il Consultellum” – replica Travaglio – “Io mi sono battuto contro il Porcellum, perché era fatto contro di voi. Mi sono battuto contro l’Italicum, perché era incostituzionale. E lo dicevano gli stessi giuristi, come Zagrebelsky e Carlassare, secondo cui anche il Rosatellum è incostituzionale. Voi dicevate che l’Italicum non era incostituzionale e avevano ragione quei giuristi. Io mi fido di loro e non di voi, perché voi siete recidivi nella incostituzionalità delle leggi elettorali“. E aggiunge: “A me interessa una legge elettorale neutra, con cui il cittadino sia libero di votare. Traduciamo in italiano la locuzione ‘voto disgiunto’. Vuol dire che sulla scheda ho due possibilità di voto: il mio candidato di collegio e la mia lista. Invece voi volete impedire questi due voti, mandando in giro, a fare lo specchietto per le allodole, il candidato del collegio uninominale. Uno si innamora di quel candidato, lo vota e poi, per effetto di trascinamento, si deve cuccare anche la lista dove voi avete già deciso chi sono i nominati”. Rosato ribatte: “Se noi avessimo messo il voto disgiunto, ci sarebbe stato un Travaglio che ci avrebbe detto: ‘Voi siete dei trasformisti, perché volete far votare da una parte il Pd e dall’altra Forza Italia per fare l’accordo insieme'”. “No, avrei battuto le mani”, risponde il direttore del Fatto”