Forza Nuova rinuncia a marciare su Roma. Anzi no. In un primo momento sembrava che Forza Nuova avesse annullato la manifestazione per celebrare l’anniversario della Marcia fascista del 1922, dopo che una nota della Questura di Roma aveva vietato ogni tipo di evento per il 28 ottobre. Ma Roberto Fiore, leader del partito, ha voluto precisare la situazione: “Non abbiamo revocato la richiesta per la manifestazione, la riserva non è ancora stata sciolta. Le cose non stanno esattamente come nei termini indicati dalla questura”. Di certo, il partito di estrema destra ha presentato la richiesta per un’altra data; una delle ipotesi più accreditate è che la manifestazione si terrà il prossimo 4 novembre, giornata dell’Unità nazionale e delle forze armate. “Stiamo cercando di arrivare a una soluzione che non porti a violenze ingiustificate o a disordini”. Ma l’idea di marciare su Roma il 28 non è del tutto tramontata: “Abbiamo lanciato un appello online al ministro dell’Interno Marco Minniti per chiedere che non ci sia proibizione per quella data. Hanno già firmato politici come Ignazio la Russa, militari come il generale Bartolini e avvocati”.

La manifestazione lanciata da Forza Nuova aveva suscitato numerose polemiche a livello politico nei giorni scorsi. Il sindaco di Roma Virginia Raggi aveva dichiarato che la “marcia su Roma non può e non deve ripetersi“, mentre i partiti di sinistra avevano chiesto l’intervento del ministro dell’Interno per bloccare un’iniziativa che andava contro “la Costituzione, la legge Scelba e la legge Mancino“. Un appello che era stato ricevuto da Minniti che pochi giorni dopo aveva subito chiuso ogni possibilità dichiarando che non avrebbe concesso l’autorizzazione per la manifestazione: “È evidente che un atto di questo tipo si porrebbe in chiaro contrasto con l’ordinamento giuridico”. Con la manifestazione, chiamata Marcia dei patrioti, Forza Nuova voleva protestare “contro un governo illegittimo, dire definitivamente no allo Ius Soli e fermare violenze e stupri da parte degli immigrati che hanno preso d’assalto la nostra Patria”.

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