Gli errori degli italiani variano dall’apostrofo (45%), al congiuntivo (34%) fino alla punteggiatura (31%). Secondo uno studio realizzato dal Survey of Adult Skills (Piaac) in Italia solo gli analfabeti funzionali, ovvero le persone capaci di leggere e scrivere, ma con difficoltà nel comprendere testi semplici, raggiungono il 28%, uno dei tassi più alti in Europa
Strafalcioni da Oscar, supposizioni imbarazzanti e convinzioni infondate: 7 italiani su 10 (71%) litigano con la grammatica e commettono errori – od orrori – nello scritto, ma anche nel parlato. Qual’è, pultroppo, propio, avvolte, al linguine senza dimenticare c’è nè e c’è né, gli errori degli italiani variano dall’apostrofo (45%), al congiuntivo (34%) fino alla punteggiatura (31%).
Secondo uno studio realizzato dal Survey of Adult Skills (Piaac) in Italia solo gli analfabeti funzionali, ovvero le persone capaci di leggere e scrivere, ma con difficoltà nel comprendere testi semplici, raggiungono il 28%, uno dei tassi più alti in Europa. Un dato preoccupante, che rappresenta lo specchio di una situazione ben più grave. Ma come si può affrontare la problematica della grammatica in Italia? Leggere con regolarità (76%), scrivere a mano (43%) ed evitare neologismi nel parlato (35%) sono alcuni dei segreti per migliorare.
È quanto emerge da un’indagine condotta da Libreriamo, in occasione della XVII Settimana della lingua italiana nel mondo, su circa 8000 italiani di età compresa tra i 18 e i 65 anni, realizzata con la metodologia Woa (Web Opinion Analysis) attraverso un monitoraggio online sulle principali testate di settore, social network, blog, forum e community dedicate al mondo della cultura e su un panel di 30 esperti tra sociologi e letterati per capire quali sono i principali errori grammaticali che commettono gli italiani. “Questo è un problema che viene troppo spesso sottovalutato – afferma Saro Trovato, sociologo e fondatore di Libreriamo -. Non è possibile commettere certi errori e soprattutto non è accettabile che a farli siano soprattutto i giovani. Questo è figlio di un cattivo uso di Internet e dei social, che oramai sono diventati la prima fonte di svago per i giovani, sottraendo tempo allo studio della nostra lingua”.
Ma quali sono i classici errori che fanno gli italiani? Qual è o qual’è?’ (76%) resta tra quelli più comuni. In cima alla classifica ovviamente c’è anche l’apostrofo (68%), uno degli amici più antipatici della lingua italiana. Quando si mette? Semplice, con tutte le parole femminili, quindi:’un’amica sì e un amico no. L’uso del congiuntivo (69%) poi mette sempre a dura prova gli italiani. I pronomi (65%) sono un altro grande errore commesso dagli italiani. Un altro grande classico è l’uso della C o della Q (58%). Se nella lingua parlata l’errore non si nota, nello scritto è tutta un’altra storia. La punteggiatura (41%) poi ha fatto tante vittime. Virgole, punti e virgola, due punti, non vanno mai usati alla leggera.