Ristoratore, insegnante alberghiero, poi parrucchiere a Verona e, soprattutto ex manager dei vip finito in carcere prima per cessione di cocaina e poi, molti anni dopo, con l’accusa di favoreggiamento della prostituzione. E’ Lele Mora, il terzo personaggio – dopo Emilio Fede e Alex Schwazer – intervistato da Peter Gomez per La Confessione, il nuovo format ideato da Loft Produzioni, andato in onda sul canale Nove ieri sera alle 23.30.
“Sono stato accusato di droga, ma di polvere bianca non se n’è mai vista…forse la polvere che c’era sui mobili”, si schernire Dario detto Lele. “Certo è che lei trascorre tre mesi in carcere e la cosa incredibile ai miei occhi è che subito dopo lei spicca il volo – controbatte Gomez terminando la frase con una lunga pausa interlocutoria – Vero?“. La risposta di Mora è secca e immediata: “Sì”. Ancora Gomez: “C’era qualcosa che non ha raccontato?“, chiede il direttore de Ilfattoquotidiano.it. Qui l’ex manager dei vip si fa molto più indeciso e devia sul mestiere che lo ha reso ricco e famoso: “Noo, ioooooo, diciamo, era un lavoro che volevo, che desideravo con tutto me stesso. Frequentare il mondo dello show business era toccare il cielo con un dito”.
Il tema del silenzio, del saper quando e come parlare torna però più volte nel corso della puntata. Torna con l’elogio di Marcello Dell’Utri “l’uomo che stimo e adoro, soffre in galera senza meritarselo”, quasi le stesse parole usate da Emilio Fede la settimana scorsa quando aveva definito l’ex senatore di Forza Italia un “grande personaggio, un amico per bene, persona che sta molto soffrendo e che sta pagando la sua onestà (…) umanamente è un eroe“. La verità dei fatti però è un altra. “Lei sa tantissime cose – dice Gomez a Mora – e ha dimostrato di parlare molto poco”. Del resto, lo ammette Mora stesso: “Io sono un uomo che ascolta, parlare tanto non serve a niente”.
A fine ottobre sarà online l’applicazione Loft per la distribuzione in abbonamento di format e contenuti esclusivi.