Il gruppo ha replicato di aver già "avuto modo di perfezionare il processo di comunicazione agli abbonati". Ma per l'authority gli interventi fatti restano "inadeguati al fine di consentire alla generalità degli utenti coinvolti di apprendere tempestivamente la portata della variazione"
Hanno avvisato i clienti che sarebbe entrata in vigore la fatturazione a 28 giorni, anziché mensile, solo attraverso il loro sito web. E non con le comunicazioni individuali spedite agli abbonati via posta o e-mail. Per questo Sky Italia si è vista recapitare una diffida firmata dall’Agcom, l’Autorità garante per le comunicazioni. Come già fatto da Tim, Wind, Tre, Vodafone e Fastweb, sanzionate per questo dall’Autorità, la media company aveva modificato i contratti, con decorrenza dal primo ottobre, facendo pagare ai propri clienti tredici fatture all’anno invece che dodici, con un incremento dei costi pari all’8,6% su base annua. Secondo l’Autorità, però, la comunicazione dei cambiamenti non è stata sufficientemente chiara, trasparente e completa.
Tutto era partito da un esposto presentato dall’Unione nazionale consumatori all’Agcom a settembre, quasi contemporaneamente alla decisione di sanzionare le cinque compagnie telefoniche come, come Sky, avevano cominciato a fatturare a 28 giorni. Ora l’Autorità ha deciso di procedere con la diffida “al fine di garantire una completa informativa agli utenti e consentire l’esercizio del diritto di recesso secondo le modalità previste dalla legge Bersani”, che consente di porre fine al contratto senza obblighi di preavviso, ritardi e spese ingiustificate. La situazione della media company è diversa da quella delle compagnie telefoniche, perché la pay tv aveva consentito ai clienti di esercitare il diritto di recesso entro il 30 settembre tramite raccomandata.
Nel frattempo la società ha riportato “interventi correttivi” nei testi delle informative, con “positivi risvolti in termini di maggiore comprensione”, come riconosce l’Agcom. Ma questi chiarimenti sono avvenuti solo sul sito web di Sky e non nelle “comunicazioni individuali spedite a partire dalla fine di luglio via posta o e-mail”. Per questo, secondo l’Authority, gli interventi fatti dalla società restano “inadeguati al fine di consentire alla generalità degli utenti coinvolti di apprendere tempestivamente la portata della imminente variazione”.
Sky Italia ha replicato di aver già “avuto modo di perfezionare il processo di comunicazione agli abbonati”. “Come riconosciuto dalla stessa Agcom, Sky ha deciso di potenziare in modo conforme alla normativa le modalità di comunicazione della modifica contrattuale – si legge in una nota – A seguito di tali attività la società, infatti, non è stata sanzionata. Sottolineiamo come la nota dell’Agcom non riguardi affatto la scelta di variare il periodo di 28 giorni della fatturazione”.