“Molte delle sue dichiarazioni non corrispondono alla verità. Le sue condizioni dipendono esclusivamente dal suo stile di vita“. Risponde così Andrea Natale, il legale dell’ex moglie di Marco Della Noce, il comico di Zelig che nei giorni scorsi aveva denunciato come la sua vita fosse stata rovinata dalla separazione tanto che è costretto a dormire in macchina. La replica della moglie è arrivata tramite le parole del suo avvocato, che smentiscono le dichiarazioni del comico: “Ha sperperato tutti i suoi guadagni, dal 2013 non ci passa gli alimenti”.
Falso sarebbe anche il pignoramento della partita Iva che l’ex moglie, secondo Della Noce, ha richiesto e ottenuto per il mantenimento i figli: “Non è assolutamente vero, non abbiamo promosso alcuna iniziativa verso la sua partita Iva, ma piuttosto eventuali crediti da lui goduti verso terzi. Non esiste alcuna finalità demolitrice verso l’ex coniuge”. Secondo quando riporta il Corriere.it, Della Noce è finito sul lastrico dopo aver ricevuto cartelle esattoriali dall’agenzia delle Entrate: “È stato dichiarato evasore totale per diversi anni – continua Natale – Ora deve rispondere con ingenti somme al fisco”.
Della Noce, 57 anni, aveva denunciato la sua condizione in un’intervista a Qn: “Dopo anni a far ridere, piango per una situazione che non auguro a nessuno”. Costretto a vivere in macchina dopo esser stato sfrattato dalla sua casa di Lissone (Monza), il cabarettista è dovuto ricorrere ai servizi sociali. Adesso, grazie all’aiuto degli amici di una vita, Della Noce non dorme più in macchina ma in un ostello. La solidarietà è arrivata da gran parte dei comici coi quali l’ex capomeccanico della Ferrari ha lavorato negli anni. Su tutti, Claudio Bisio, conduttore del programma Zelig quando la carriera di Della Noce era all’apice, che sta pensando di organizzare una serata con l’obiettivo di raccogliere fondi da destinare al comico.
Della Noce sostiene di aver presentato ricorso contro la decisione del giudice di pignorargli la partita Iva: “I giudici mi hanno segato il futuro lavorativo. Non potendo lavorare non posso neppure fare fronte alle richieste di mia moglie”. Il comico è assistito dall’associazione Papà separati Lombardia: “I papà separati rappresentato i nuovi poveri della nostra società – ha detto il vicepresidente Renato Aprile – Mogli pretenziose e l’accanimento dei giudici creano delle situazioni veramente drammatiche”.