Cavallette al posto della pasta, scarabei invece della carne, vermi e altri insetti sostituiranno frutta e dolci. Potrebbe essere così la nuova dieta mediterranea dopo che l’Unione europea ha approvato il nuovo regolamento sui cosiddetti ‘novel food’. A lanciare l’allarme sulla nuova normativa è stata la Coldiretti durante il suo Forum dell’agricoltura e alimentazione, a Cernobbio. La nuova legge stabilisce che dal primo gennaio 2018 gli insetti sono da considerarsi come nuovi alimenti, oltre che prodotti tradizionali da Paesi terzi, aprendo così alla produzione e vendita anche in Italia. Durante il forum di Cernobbio, Coldiretti ha imbandito anche una tavola per presentare le nuove pietanze in arrivo da tutto il mondo: cimici thailandesi, millepiedi cinesi, vermi alla paprika. Una norma che non soddisfa per nulla il leader della Lega nord Matteo Salvini: “In questo modo si sta svendendo la nostra agricoltura. Qualcuno è complice di questa Europa che ha avallato l’arrivo di olio dalla Tunisia, di riso dal Vietnam, del grano marocchino”. A rispondergli è stato direttamente il ministro dell’agricoltura Maurizio Martina, presente anche lui al forum di Coldiretti: “Contesta cose che sono state approvate negli anni scorsi, quelli del governo Berlusconi e delle destra”. Pronta la replica di Salvini: “Avete avallato tutte le loro scelte. Martina è il più assente e più inutile ministro dell’Agricoltura della storia degli ultimi anni”. Una norma che dunque scontenta quasi tutti, compresi la maggior parte degli italiani. Secondo un’indagine della Coldiretti, il 54% degli italiani è contrario a questa introduzione. Gli insetti, infatti, vengono considerati estranei alla cultura alimentare nazionale, e solo il 16% degli intervistati si è detta favorevole.
L’allarme di Coldiretti “L’arrivo sulle nostre tavole degli insetti solleva precisi interrogativi di carattere sanitario e salutistico ai quali è necessario dare risposte”. Questo il commento di Roberto Moncalvo, presidente della Coldiretti. “Bisogna chiarire i metodi di produzione degli insetti e tracciarne la loro provenienza”. A preoccupare maggiormente Moncalvo sono infatti i numerosi allarmi alimentari che ogni giorno si verificano in paesi come Cina o Thailandia, da sempre ai vertici delle classifiche per problematiche di questo tipo. Un pensiero condiviso anche dal ministro Martina: “Sono frontiere dove è giusto discutere e capire fin dove si può arrivare, garantendo anche un punto di equilibrio a queste novità, ma di questa norma se ne parlerà ancora a lungo.”. Ad opporsi alla nuova normativa anche Luigi Scordamaglia, presidente di Federalimentare: “Credo che le mode alimentari abbiano davvero toccato il fondo con questo arrivo degli insetti a tavola”. Chi invece si è mostrato favorevole al consumo degli insetti è la Fao, l’organizzazione delle nazioni unite per l’alimentazione e l’agricoltura. Le persone al mondo che consumano insetti sono almeno 2 miliardi, quasi 2000 invece le specie considerate commestibili.