“Bersani e Speranza? Per favore, non confondiamo la sinistra con loro, perché così facciamo un torto alla sinistra”. Esordisce così il deputato Pd Roberto Giachetti, ospite di Omnibus (La7), nella sua feroce critica ai suoi ex compagni di partito e alla loro annunciata apertura a sorpresa nei riguardi del Pd. “Qui bisogna uscire dalle ipocrisie che fa male soprattutto al centrosinistra” – continua – “Parlo ovviamente a titolo personale, non voglio inguaiare il mio partito. Non sopporto più questo cicaleggio. Tutto quello che è accaduto nelle ultime 24 ore è assolutamente insopportabile soprattutto al popolo largo del Pd”. Giachetti poi rivolge la sua invettiva contro il solo Speranza, già omaggiato di una non gentilissima locuzione qualche tempo fa: “Tu sei uscito e hai fatto una scissione dicendo che dovevi annientare e cancellare Renzi. E oggi dice che è prontissimo a incontrare Renzi domani mattina. Tu sei uscito dal Pd e hai causato le condizioni per cui il Pd e il centrosinistra perdono in Sicilia, perché hai annientato un accordo che avevi siglato un mese prima con il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, proprio per ammazzare il Pd e il suo leader Renzi. Sei uscito dal governo” – prosegue – “e hai sostenuto che le politiche del governo sono troppo in continuità con quelle fatte da Renzi. E ti svegli una mattina dicendo che sei disponibile ad aprire un ragionamento con Renzi, a patto che vengano messe in discussione la legge elettorale e la manovra economica? Cioè chiede di ridiscutere i due perni rimasti prima di chiudere una legislatura che non sia una catastrofe termonucleare. Ma che politica è questa?”. E rincara: “Dopo che hai distrutto e tentato di distruggere, com’è accettabile il tuo comportamento? Non sarà che forse ti sei reso conto che tutto quello che hai fatto non paga sul piano elettorale e che dovrai piazzare solo 20 parlamentari anziché 80?”. Il vicepresidente della Camera non si pronuncia sulla posizione di Dario Franceschini, favorevole al dialogo con Mdp: “Questi stavano al governo e sono usciti dopo la manovra economica. Ma di che cosa stiamo parlando? Dopo 48 ore improvvisamente cambia il mondo? Se questa è la politica che si vuole rappresentare, io, che sono una pecora nera che sta da un’altra parte, mi inchino a Franceschini, ma questa è finzione. La politica sta morendo di finzione”