All’indomani del referendum sull’autonomia della Lombardia, il governatore Roberto Maroni torna all’attacco sui temi di carattere tributario, in realtà esclusi dalle 23 materie su cui, in base alla Costituzione, la regione può avviare la trattativa con il governo. “Metterò sul tavolo anche la questione del residuo fiscale”, ha annunciato Maroni, e cioè la questione della differenza tra quanto versato in tasse dagli abitanti della Lombardia e quanto restituito dallo Stato in termini di servizi. In ogni caso il governatore ha detto di voler giocare la partita con Roma “lealmente, senza gomitate”