Mentre il governo ritarda le decisioni sul governatore Ignazio Visco e il Pd cerca di ricucire lo strappo interno dopo la contestata mozione di sfiducia, nel caos di questi giorni si inserisce anche la sottosegretaria Maria Elena Boschi. Dopo gli attacchi del candidato premier M5s Luigi Di Maio infatti, ha deciso di sfidarlo a un confronto tv. Il grillino, interpellato mentre era in collegamento da Catania all’interno della trasmissione L’aria che tira su La7, ha detto di essere disponibile, ma ad alcune condizioni: “Non ho alcun problema”, ha detto, “a partecipare a un confronto dopo il 5 novembre perché adesso sono impegnato in Sicilia a mandare a casa gli impresentabili di Musumeci e di Micari; il confronto sia magari all’americana, in una piazza davanti a Banca Etruria con i risparmiatori, così avrà modo di dire anche a loro la verità”. La sottosegretaria ha subito ribattuto su Twitter: “Hai paura?”. E ha ricordato che Bruno Vespa ha già dato la disponibilità ad ospitare il confronto su Rai1.
Caro Di Maio, perché hai paura di affrontarmi davanti a qualche milione di italiani? Porta a Porta su Rai1 ci aspetta #dacciladata
— maria elena boschi (@meb) October 24, 2017
La Boschi è stata una delle registe della mozione contro Visco approvata dalla Camera nei giorni scorsi ed è da tempo sotto accusa delle opposizioni per il ruolo del padre nelle vicende di Banca Etruria. Solo ieri, Di Maio aveva attaccato la Boschi dicendo che “lui e Renzi sono gli aguzzini dei risparmiatori”. Renzi dal canto suo, intervistato da Avvenire domenica scorsa, ha dichiarato che se “Visco sarà riconfermato nessun problema, ma noi stiamo con i risparmiatori”. Il Consiglio dei ministri deciderà sulla nomina di Visco solo venerdì prossimo.
Mentre Boschi e Di Maio si rimpallano accuse e inviti al confronto, è intervenuto anche il deputato M5s Alessandro Di Battista offrendosi per un dibattito in tv con la sottosegretaria: “Ho sfidato Maria Elena Boschi ad un confronto decine di volte”, ha scritto su Facebook. “Non mi ha mai risposto. Le avrei voluto dire in faccia quel che dicono i risparmiatori truffati. Le avrei voluto chiedere perché non avesse più querelato De Bortoli. Le avrei voluto rinfacciare le menzogne dette alla Camera, proprio di fronte a me, il giorno in cui presentammo una mozione di sfiducia nei suoi confronti. Silenzio assoluto da parte sua. Oggi, dopo aver perso il referendum e dopo aver visto prosciugarsi il consenso per tutto il ‘clan renziano’ provano ad andare all’attacco”. E ha concluso: “Vogliono rifarsi la verginità compromessa da leggi oscene, da privilegi mantenuti (che fine ha fatto la legge sull’abolizione dei vitalizi al Senato?), da conflitti di interesse mai risolti. Li capisco. Sono alla canna del gas e si dimenano confusi e agitati”. E nel merito del confronto Di Battista ha detto: “Vanno benissimo i confronti e Luigi ha fatto benissimo ad accettarli. Anche io sono disponibile. Ma questi confronti si facciano in piazza, davanti ai risparmiatori di Banca Etruria. Concediamo alla Boschi anche il privilegio di giocare in casa sua, ad Arezzo. Chi non ha nulla da temere non ha problemi a confrontarsi di fronte ai cittadini!”.
La Boschi ha spiegato la sua posizione in un’intervista a Democratica, il giornale dem. Oltre ad accusare Di Maio di aver ritardato la risposta perché la “Casaleggio associati era chiusa”: “C’è un limite all’ipocrisia”, ha detto. “Ieri il vicepresidente della Camera – che peraltro alla Camera ultimamente non è quasi mai presente perché è sempre in giro per il Paese a fare campagna elettorale – ha detto che io sono ‘un’aguzzina’. E che ho salvato la ‘mia banca’, mandando sul lastrico i risparmiatori. Questo è clamorosamente falso. E voglio che le falsità dette da Di Maio siano evidenti a tutti gli italiani. Venga in tv a ripetere queste frasi”. Secondo la Boschi negli ultimi due anni “la strumentalizzazione” che è stata fatta della vicenda banche “mi ha molto ferito. Innanzitutto perché rappresenta una distorsione di quanto è accaduto in realtà nel nostro paese: negli anni scorsi l’Italia ha conosciuto una grave crisi bancaria, a lungo sottovalutata da chi ci ha preceduto. Una crisi a cui il governo ha dovuto dare una risposta tempestiva per evitare conseguenze ancora più pesanti per i risparmiatori. Ho spesso rifiutato di rispondere, di fare polemiche, di alimentare tensioni per rispetto del mio ruolo istituzionale e per evitare ulteriori scontri. Ma quando un partito come i 5 Stelle sceglie la falsità come elemento chiave della propria proposta politica, sento il bisogno di reagire”. Quindi l’accusa che Di Maio faccia quello che gli viene detto dalla Casaleggio associati: “Ha risposto in ritardo? Fisiologico. Ho fatto la proposta ieri sera tardi quando la Casaleggio associati era chiusa. Hanno bisogno di tempo per scrivere la risposta, non decide lui da solo. Del resto stiamo parlando di un’azienda che ha rapporti professionali molto intensi con alcuni dei principali dirigenti cinque stelle. Io penso che un leader politico debba rispondere alla propria gente, non ad un’azienda privata. Comunque adesso che alla Casaleggio hanno riaperto, e sono convinta che la risposta di Di Maio arriverà e sarà positiva”.