Scontro incandescente a Omnibus (La7) tra il deputato di Mdp, Arturo Scotto e la parlamentare del Pd, Simona Malpezzi. Tutto nasce dalla sfida lanciata dall’ex ministro Maria Elena Boschi nei confronti del deputato del M5s Luigi Di Maio per un vis-à-vis in tv. Boschi ieri sera ha pubblicato un post su Facebook e ha ribadito oggi su Twitter la sua richiesta al parlamentare: “Caro Di Maio, perché hai paura di affrontarmi davanti a qualche milione di italiani? Porta a Porta su Rai1 ci aspetta #dacciladata“. Scotto non condivide i toni adottati dal candidato pentastellato alla presidenza del Consiglio, che ha definito l’ex ministro “aguzzina dei correntisti”, ma puntualizza: “Ieri abbiamo depositato una interrogazione proprio a tutela della sottosegretaria Boschi in modo che possa dissipare qualsiasi zona d’ombra. Quella mozione del Pd su Bankitalia è sbagliata. Ho trovato spiacevole l’interesse eccessivo da parte della Boschi, visto il suo evidente conflitto d’interessi e ho trovato surreale il ping pong tra gruppo e governo, partiti e alcuni ministri. La saggezza vorrebbe che Boschi quel giorno non fosse presente al Consiglio dei Ministri, proprio per evitare che si accumulino ulteriori dubbi nella testa degli italiani e degli investitori”. Malpezzi replica: “Trovo assurdo e stucchevole l’attacco continuo e costante al Pd su qualsiasi mossa”. La parlamentare accusa certa politica di aver definito erroneamente “salva-banche” i decreti del governo e ricorda l’istituzione della Commissione d’inchiesta sulle banche, presieduta da Pierferdinando Casini: “I nostri interventi sono sempre a favore dei risparmiatori“. Scotto ribatte: “Il primo ddl che istituiva quella Commissione è stato depositato il 23 dicembre 2015. La proposta di Commissione d’inchiesta, sostenuta da tutte le opposizioni, è stata portata in conferenza dei capigruppo nel gennaio del 2016. Sa quanto è stata varata questa Commissione? A metà luglio del 2017. Ed è stata insediata a metà settembre del 2017“. E continua: “Sa qual è il partito che ha ritardato l’istituzione della Commissione d’inchiesta? Il suo. Sa perché? Perché evidentemente occorreva fare il colpo secco sul governatore della Banca d’Italia all’interno di una mozione semi-clandestina e non consentire al Parlamento di indagare sulle vicende delle banche”. Malpezzi insorge: “Mozione clandestina? Colpo secco? Io voglio chiedere se in un dibattito normale, in cui i telespettatori sono cittadini che forse meriterebbero la verità, questi sono termini da utilizzare. ‘Mozione clandestina’ dà l’idea di qualcosa sottotraccia”. “Veramente il vicepresidente del tuo gruppo parlamentare non sapeva nemmeno che avevate presentato quella mozione”, risponde Scotto. “Queste sono le sue narrazioni e i suoi retroscena”, controbatte Malpezzi