Giustizia & Impunità

Corte Costituzionale, la Cassazione elegge Giovanni Amoroso. Ma il Parlamento deve ancora nominare l’ultimo giudice

Amoroso, attualmente presidente della Sezione Lavoro della Corte Suprema, sfidava in ballottaggio Renato Rordorf, presidente aggiunto della Cassazione. La votazione si è conclusa con 210 voti contro 11

Giovanni Amoroso è il nuovo giudice della Corte Costituzionale. Ad eleggerlo è stata la Cassazione, tenuta a sostituire il giudice uscente ed ex presidente della Consulta Alessandro Criscuolo. Il ballottaggio era tra Amoroso e Renato Rordorf, presidente aggiunto della Corte di Cassazione. La votazione si è conclusa con 210 voti contro 11.

Giovanni Amoroso, classe ’49, è attualmente presidente della sezione lavoro della Cassazione. Allo scrutinio, nell’aula Giallombardo alla Suprema Corte hanno partecipato numerosi giudici e consiglieri, insieme al primo presidente Giovanni Canzio e al procuratore generale Pasquale Ciccolo. Un applauso ha accolto l’elezione di Amoroso.

Dal 7 novembre 2016, quando Giuseppe Frigo si dimise per motivi di salute, la Corte Costituzionale lavora con 14 giudici anziché 15. Tocca a Camera e Senato, riunite in seduta comune, eleggere il suo sostituto, ma finora non ci sono riuscite. Un candidato, per essere eletto, ha bisogno dei due terzi dei voti del Parlamento, pari a 634 voti. Solo dal quarto scrutinio in poi il quorum scende ai tre quinti dei voti. Nonostante ufficialmente la nomina dei giudici costituzionali non sia politica, di fatto ogni area cerca di far eleggere un candidato vicino alle proprie posizioni. Se già in condizioni normali Camera e Senato tradizionalmente faticano a trovare una convergenza, le difficoltà si moltiplicano più ci si avvicina alla fine della legislatura.