VITTORIA E ABDUL di Stephen Frears, con Judi Dench, Ali Fazal, Michael Gambon. Regno Unito 2017. Durata: 112’. Voto 2,5/5 (AMP)
Le migliori regine passano da Stephen Frears. Dopo Helen Mirren, la sua queen – questa volta Vittoria – diventa Judi Dench e la perfezione resta garantita. Già, perché se “nessuno capisce cosa si prova ad essere una regina” lei invece qualcosa ne sa, specie se il suo personaggio è visto nell’intimo di un’anziana e malinconica signora, vedova nostalgica del compagno di una vita, destinata a imperare su mezzo mondo sommerso ma in dolente solitudine. In tale stato d’animo incontra il giovane indiano Abdul Karim e con lui instaura uno specialissimo rapporto di amicizia, quasi figliale. Storia vera documentata e ritrovata nei diari di Karim, poi divenuta libro per mano di Shrabani Basu (Piemme), nelle mani di Frears assume la patina del suo filone “classico”, quello indubbiamente meno interessante rispetto alle opere che osano approcci più provocatori. È evidente che il regista inglese abbia optato per questa confezione per aprire questo mirabile racconto a un pubblico più ampio e trasversale, certamente consapevole di tagliarsi fuori il plauso della critica più esigente.